Cermec, costi alle stelle per il nuovo impianto

I rincari fanno lievitare anche le previsioni del piano per il centro di gestione anaerobica dei rifiuti, produzione di compost e biometano

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Negli ultimi mesi il costo delle materie prime e dell’energia è schizzato alle stelle: un fenomeno che sta avendo gravi ripercussioni economiche e che si riflette su tutti gli appalti pubblici tant’è vero che su tutti i cantieri si ipotizza in partenza un aumento di circa il 20 per cento dei costi previsti, con il Governo che ha aumentato di tale cifra tutti i massimali del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Così il piano di messa a nuovo dell’impianto Cermec, che solo un anno fa aveva un costo progettuale previsto di circa 27 milioni di euro ne costerà alla fine oltre 36 di milioni. Dentro ci sono anche altre voci cambiate fra la progettazione preliminare e quella definitiva depositata il 3 agosto in regione, ma il grosso della spesa in più dipende dall’aumento del costo delle materie prime.

Cifre astronomiche a pensarci e ancor di più oggi servono quelle risorse del Pnrr a cui è candidata la proposta di Cermec per trasformare l’impianto di trattamento meccanico biologico in un centro moderno di economia circolare per la gestione anaerobica dei rifiuti e produzione di compost e biometano. Il progetto, come anticipato da La Nazione, è stato sottoposto alla verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale della Regione. Copia della documentazione è a disposizione per la consultazione anche sul sito web della Regione Toscana (www.regione.toscana.itvia). E’ possibile presentare osservazioni fino al 2 settembre. In mancanza di richieste di integrazione della documentazione, il procedimento dovrà chiudersi a metà ottobre.

"L’iter del nuovo impianto, necessario per l’ambiente e per il territorio, – sottolinea Alessio Ciacci, amministratore unico di Cermec Spa – ha avviato formalmente la verifica di assoggettabilità della Valutazione di Impatto Ambientale: a questo punto riteniamo che possa concludersi con una dichiarazione favorevole, nel senso di non ritenere necessario un procedimento più complesso. Siamo infatti convinti che il nuovo progetto non solo non ‘aggravi’ l’impatto ambientale dell’impianto ma anzi, lo riduca sensibilmente".

Se tutto andrà secondo i piani, insomma, si potrebbe evitare il lungo e complicato Paur, il Procedimento autorizzatorio unico, e presentare una semplice e veloce istanza di revisione dell’Autorizzazione integrata ambientale vigente. Il revamping impiantistico prevede che tutte le attività avvengano in ambienti chiusi, in nuovi edifici tamponati e con aspirazione e trattamento delle arie, per evitare l’emissione di maleodoranze.

Sarà ampliata la superficie dei biofiltri ma è la stessa tecnologia anaerobica, in assenza di ossigeno e in macchinari "a tenuta" (proprio perché funzionali a captare il biogas), e la successiva fase in biocelle (anch’esse strutture chiuse) a garantire che Cermec potrà risolvere il proprio attuale impatto ambientale principale che è quello dei cattivi odori.Il costo, come detto, è lievitato a 36.736.060,97 euro dai 27 previsti in un primo tempo, e rappresenterà la base di gara per il successivo appalto integrato ncessario per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. L’obiettivo è avviare i lavori entro il 2023.

Francesco Scolaro