REDAZIONE MASSA CARRARA

Cave ai piedi del Sagro Il Cai mette i paletti

Ambientalisti contro l’escavazione della Walton autorizzata dalla Regione "No alla distruzione".

"È l’ennesimo atto che va nella direzione della distruzione degli habitat apuani". Durissimo l’intervento del presidente della commissione Tam Cai Regionale, Giancarlo Tellini, che commenta il via libera dalla Regione al progetto di escavazione presentato dalla Walton per le cave Castelbaito-Fratteta nel bacino del Monte Borla.

Un’autorizzazione completa, come anticipato da La Nazione nei giorni scorsi, a conclusione del Paur, Procedimento autorizzatorio unico, che avrà valore per i prossimi 10 anni, rinnovabili. Il presidente del Tam Cai ricorda che la cava "è contigua a una Zona Speciale di Conservazione e prospiciente il Monte Sagro e interessa una valle di origine glaciale" e la decisione degli uffici, secondo Tellini, "non mostra alcun rispetto per l’escursionismo (verrà arbitrariamente spostato un sentiero Cai dal suo percorso storico) e per la qualità della vita dei residenti, che vedranno la viabilità - palesemente inadatta al traffico pesante, sovraccaricata dal transito dei mezzi per il trasporto dei blocchi e dei detriti: la ripresa delle attività estrattive determinerà un traffico di circa 60 autocarri per ogni giornata lavorativa da Foce di Pianza alla strada provinciale 73, quindi lungo una strada di montagna, rendendo difficile e pericoloso raggiungere il Sagro e il Rifugio Città di Carrara dal lunedì al venerdì. Di questi 60 mezzi 7 trasporteranno i blocchi e saranno diretti a Carrara e 53 trasporteranno detriti e saranno diretti a Monzone-Aulla, lungo la provinciale 10 di Marciaso-Tenerano. Quelli che andranno verso Carrara – aggiunge il presidente Tam Cai regionale – attraverseranno i paesi di Castelpoggio e Gragnana, dove le case si affacciano sulla strada e le auto devono alternarsi a causa della ridotta sezione stradale; quelli che andranno verso Monzone utilizzeranno la strada Provinciale 10, nota per la sua instabilità, tanto che la stessa ditta autorizzata ha dovuto fare alcuni lavori per renderla transitabile. Gli uffici tecnici provinciali non escludono che si debba sospendere il transito in caso di consistenti eventi metereo o di altra natura".