‘Casa Ascoli’ ancora sotto tiro. Cgil chiede garanzie al Comune: "Si faccia un’azienda speciale"

Il sindacato punta l’indice sulla mancata attuazione del Piano industriale e del rientro dei debiti "Lavoratori Compass da mesi in balia di ritardi strutturali sullo stipendio intollerabili".

‘Casa Ascoli’ ancora sotto tiro. Cgil chiede garanzie al Comune: "Si faccia un’azienda speciale"

‘Casa Ascoli’ ancora sotto tiro. Cgil chiede garanzie al Comune: "Si faccia un’azienda speciale"

La protesta dei lavoratori della cooperativa Compass durante l’ultimo consiglio comunale ha riacceso i riflettori su una vertenza che sembra ben lontano dal risolversi e ormai si trascina da oltre un anno con i suoi effetti peggiori. Il problema principale riguarda ancora i crediti che le cooperative Compass e Di Vittorio hanno nei confronti di Casa Ascoli, società partecipata del Comune di Massa, che gestisce l’omonima casa di riposo ai Quercioli e la Rsa Pelù di proprietà della Asl. Il Piano industriale, presentato pochi mesi fa dal presidente Giancarlo Casotti e dal direttore Antonio Sconosciuto, da cui dipende anche il rientro dei debiti, ancora non ha trovato attuazione né il parere degli istituti di credito, e nel frattempo molti lavoratori, soprattutto della Compass, continuano a lamentare ritardi nel pagamento degli stipendi.

Levata di scudi della segreteria provinciale della Fp Cgil che attacca: "La vicenda Casa Ascoli assomiglia sempre più ad una commedia tragica con tratti da talk show, se non fosse che a pagarla sono lavoratori e utenti". E sottolinea che dopo un anno l’azienda pubblica di servizi alla persona "non solo non ha ancora attuato un piano industriale sostenibile, ma verte in una situazione di criticità tale da mettere in crisi due cooperative creditrici da anni . Le domande senza risposta e sulle quali tutti si affrettano a ciarlare senza cognizione di causa, sono molteplici: l’accordo per il piano industriale il riconoscimento del credito alle coop quando verrà firmato?". E poi: "Che ne sarà di lavoratrici e lavoratori Compass, da mesi in balia di ritardi strutturali sullo stipendio intollerabili e insopportabili? Dei dipendenti diretti di Casa Ascoli, per i quali non si è ancora trovata una collocazione stabile? Dell’ultima Rsa del Comune di Massa dopo la nuova gara global service che verrà fatta nei prossimi mesi? Quando e come si interverrà sulla struttura dei Quercioli che verte in condizioni fatiscenti per mancanza di interventi di manodopera? Attualmente ci sono reparti chiusi perché quando piove si allagano…".

Il sindacato chiede garanzie e certezze al sindaco Persiani. "Se servono investimenti importanti potrebbe essere il Comune a finanziarli?" domanda la Cgil che suggerisce all’amministrazione di cambiare la natura giuridica di Casa Ascoli e "trasformarla attraverso un atto politico, da Azienda pubblica di servizi alla persona ad Azienda Speciale al pari del Regina Elena di Carrara. Solo e soltanto in quel caso l’amministrazione comunale potrebbe effettuare un intervento diretto per ripianare i debiti e ripartire, evitando un tracollo infausto per dipendenti e anziani fruitori del servizio".