Cartella clinica elettronica In tutta la regione il modello messo a punto dalla Monasterio

Sarà unica per le Asl e le aziende ospedaliere della Toscana con un investimento di 6 milioni di euro. Una autentica rivoluzione e la base per realizzarla è proprio quella della Fondazione che gestisce l’Opa.

Cartella clinica elettronica  In tutta la regione il modello  messo a punto dalla Monasterio

Cartella clinica elettronica In tutta la regione il modello messo a punto dalla Monasterio

La Fondazione Monasterio che gestisce anche l’Opa di Massa si conferma un’eccellenza della Toscana, non solo in campo strettamente medico ma anche informatico e della ricerca applicata. La Regione, infatti, attraverso una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi, ha deliberato la creazione della cartella clinica elettronica unica per tutta la Toscana: un investimento in tecnologia, con il Pnrr di circa sei milioni di euro per un unico strumento a livello regionale che garantirà un flusso più omogeneo di informazioni, una raccolta più efficace dei dati dei pazienti e una base comune per la ricerca scientifica. E la base per realizzarla sarà proprio quella già messa a punto dalla Fondazione. Un solo software al posto degli attuali quattro esistenti e la cartella clinica elettronica diventa unica e identica per tutte le Asl e aziende ospedaliere toscane. Una semplificazione e un’innovazione: non più un semplice contenitore di informazioni ma uno strumento tecnologico, erogato dal cloud della Regione, con funzionalità avanzate di raccolta, interpretazione, correlazione ed analisi dei dati, in grado di fornire suggerimenti ed avvisi su rischi e scelte coerenti con il quadro clinico del paziente.

La cartella clinica elettronica unica entrerà in funzione progressivamente nei 26 ospedali della Toscana, con la conclusione del processo per la fine del 2025: una rivoluzione che garantirà, a regime, un flusso più omogeneo di informazione, una raccolta più efficace dei dati dei pazienti e una base comune per la ricerca scientifica. Il software scelto per la gestione futura, come detto, è quello oggi già utilizzato e diffuso nell’Asl Toscana nord ovest, dalla Fondazione Monasterio di Pisa e all’ospedale Meyer di Firenze. Si tratta di uno strumento digitale sviluppato direttamente e internamente dagli informatici della Fondazione Monasterio, in formato open source e già certificato. Per la realizzazione della cartella clinica unica è stato dato mandato a Estar e Monasterio, che dovranno definire i rapporti reciproci entro 30 giorni per seguire la realizzazione e gli sviluppi del progetto attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro che coinvolgano più professionisti di tutte le aziende del sistema sanitario toscano. La Fondazione Monasterio è inoltre al lavoro su un’ulteriore certificazione della cartella, come dispositivo medico, che entrerà in vigore nei prossimi anni, consentendone l’utilizzo anche in ambiti più critici, come la terapia intensiva.