"Si stanzia un milione per lo stadio di calcio, ma poi non ci sono spiccioli per mantenere il campo scuola, struttura polisportiva da tempo in abbandono e che con ostinazione, si continua a tenere chiusa nelle mattine dei giorni di festa, quando c’è una richiesta più alta". A riportare l’attenzione sul campo scuola e sul suo abbandono, è Enzo Russo, podista ancora in attività nonostante l’età non più verde, che si definisce il più anziano atleta in attività, allenatore e mental coach, portavoce dei malumori di molti sportivi. "Dove si spendono i soldi del capitolo riservato al campo scuola – chiede Russo all’assessore allo Sport Lara Benfatto –? L’impianto si apre la domenica solo se ci sono le gare di pesca. Sarebbe questa la cultura sportiva dell’ assessore che non sa neppure cosa sia lo sport ? Tre giorni fa è stato fatto un sopralluogo per la giornata di Sport city day (la manifestazione in programma domenica e che dà l’opportunità di provare molti sport per poi scegliere quello più confacente, ndr): secondo me dovrà essere spostata a Carrarafiere".
Russo fa notare lo stato di degrado ormai da troppo tempo. Non è la prima volta che Russo punta il dito sul campo scuola, una struttura nata alla fine degli anni ’70 che negli ultimi lustri è al centro di proteste feroci, a causa delle precarie condizioni. Il campo scuola è un punto di riferimento per molti: lì si allenano quelli dell’atletica leggera, da lì si parte per il footing verso la tenuta di Marinella, lì si gioca a basket e a pallavolo. L’intenso utilizzo ha richiesto più interventi di manutenzione e cinque anni fa era sorto anche un comitato per sopperire alle evidenti carenze, ma dopo un miglioramento, da tempo la situazione è precipitata: l’erba cresce nelle crepe della pista del salto con l’asta e del salto in lungo, la rete di pallavolo è strappata. L’anello della pista è il più frequentato ed è il più disastrato: gli anni e soprattutto le radici dei pini, in passato lo hanno deturpato con alcuni dossi che lo hanno reso inservibile per le gare e pericoloso per gli allenamenti. Un primo intervento ha cercato di porre rimedio, ma gli inconvenienti continuano a esserci e ancora oggi la pista è in condizioni precarie. La piccola tribuna originale in cemento è stata abbattuta per problemi legati alla sicurezza ed è stata sostituita da una in metallo ancora più piccola, a sua volta scomparsa. E poi c’è il problema dell’erba alta che cresce dappertutto e che non viene tagliata con la necessaria regolarità.