REDAZIONE MASSA CARRARA

Bonifiche della ex Coke "Una legge ingiusta"

Ferri parla di provvedimento della Regione facilmente impugnabile Barotti sostiene i danni al cittadino "costretto a pagare un bene due volte".

Bonifiche della ex Coke "Una legge ingiusta"

Allarme e preoccupazione fra le aziende di viale Zaccagna per le lettere recapitate dalla Regione. Il fatto che i costi delle bonifiche delle aree inquinate possano ricadere sui singoli imprenditori ha creato il panico nella zona della ex Italiana Coke dove sichiede soprattutto chiarezza. Idem per il gruppo di residenti di Nazzano ed Avenza est chiamati anch’essi a rispondere di inquinamento di orti e giardini.

In tal senso l’assessore all’Ambiente Moreno Lorenzini ha assicurato l’intervento del Comune che ha già chiesto alla Regione la possibilitòà di modificare il perimetro delle aree Sir per svincolare i terreni dei privati. Sull’argomento interviene il cosnigliere di Italia viva Cosimo Ferri che in una nota accusa l’amministrazione comunale: "La sindaca Serena Arrighi e il suo assessore all’Ambiente Moreno Lorenzini hanno confermato il loro scarso interesse per i problemi ambientali. Ma perché Legambiente non si muove? A comunicare la notizia delle lettere della Ragione è stata la stampa (lLa Nazione ndr), nel silenzio più assoluto del Comune". Da qui un intervento inpunta di diritto del consigliere: "La richiesta della Regione agli attuali proprietari dell’ex Italiana Coke, quindi, è da contestare e del tutto inaccettabile, tanto più se si considera che questi soggetti hanno acquistato le aree a seguito di regolare certificazione di avvenuta bonifica dei terreni, rilasciata con decreti della Regione stessa e dalla Provincia. Presenterò una richiesta di accesso agli atti, per visionare la lettera e mi attiverò affinché il contenuto sia discusso in consiglio. Di questi temi – conclude Ferri – bisogna parlarne e informare i cittadini".

Il consigliere di Massa Andrea Barotti parla invece di legge ingiusta: "La Regione, di concerto con il ministero dell’Ambiente, ha recapitato alle aziende ricadenti nel Sir una comunicazione di avvio della procedura di bonifica; tale nota, oltre a riportare i soggetti tenuti al ripristino ambientale, rimanda alla normativa vigente. In caso di incapienza del soggetto responsabile, o di sua mancata individuazione, i proprietari incolpevoli saranno tenuti a ripetere, nei limiti del valore di mercato dei rispettivi immobili, l’onere economico sostenuto dall’amministrazione procedente. La disciplina, art 253 del Codice dell’Ambiente, prevede un privilegio speciale immobiliare sulle aree interessate dagli interventi di bonifica; privilegio esercitabile anche nei confronti del proprietario incolpevole. Si tratta di disposizioni di legge profondamente ingiuste poiché pongono sulle spalle di soggetti privi di responsabilità costi importanti. In sintesi, a ripagare le aree di cui sono diventati proprietari.