
di Monica Leoncini
Sembra impossibile, ma ci sono bambini che devono rinunciare alle bomboniere della Prima Comunione. Si sentono diversi perché, per i problemi economici dei genitori, non possono dare i confetti alle maestre o ai compagni di scuola. Per renderli felici, Manuela Bondielli sta realizzando decine e decine di bomboniere da regalare a chi ha bisogno. Manuela, per chi non lo sapesse, è da anni la presidentessa dell’Aamiel, l’Associazione amici di Elsa, che prende il nome da sua figlia, affetta dalla nascita da una malattia rara. Il gruppo è nato per dare aiuto a bambini e ragazzi disabili e alle loro famiglie. Tra i tanti progetti lanciati da Manuela, c’è anche l’apertura di un negozio a Sarzana, in centro, che vende articoli da regalo e bomboniere. Si chiama ‘Lo scrigno dei sogni di Elsa’. Il negozio era stato aperto per offrire lavoro a madri in difficoltà e Manuela si impegna assieme a loro. "Tutti i bimbi sono uguali - racconta - ma ho saputo che tanti di loro, che presto riceveranno la Prima Comunione, hanno genitori con difficoltà economiche che non consentono neppure di avere le bomboniere da donare. Allora ho deciso di realizzarle e donarle ai bisognosi". In questi giorni è al lavoro tra fiocchi, nastri, fiori colorati e confetti per realizzare le bomboniere di tutti i colori. "Il mio dono - aggiunge - comprende piccoli sacchetti coi confetti, bomboniere per i parenti più stretti e un regalo per i bimbi e le bimbe da festeggiare". Tante le famiglie in difficoltà, non solo in Lunigiana. "Mi sono rivolta ai servizi sociali - racconta -, ai parroci che hanno il polso della situazione e mi sono giunti i nomi di famiglie che vivono a Roma, Padova, Milano. Mi ha chiamato la mamma di due gemelline confidandomi, tra le lacrime, di non avere neppure i soldi per il saio da far indossare quel giorno alle bimbe". Anche la Lunigiana è stata coinvolta, sempre in maniera discreta per evitare discriminazioni. Per fortuna il negozio è in piena attività, così le spese si possono sostenere. "Ci sono persone in difficoltà - aggiunge - che si vergognano di chiedere aiuto, ma ne hanno bisogno, soprattutto in un periodo difficile come questo. Ogni giorno confeziono decine e decine di bomboniere, a mano, da vendere e da regalare. La nostra attività va avanti bene, quando regalo le bomboniere, nello stesso momento arrivano famiglie a comprarle, quindi mi sento aiutata e sostenuta nel progetto. Questa idea mi gratifica da morire, vedere negli occhi dei bambini la felicità di avere le bomboniere come gli altri è un bellissimo regalo e se qualcuno ha bisogno può contattarmi in negozio, io ci sono".