di Natalino Benacci
Festa l’altro giorno all’asilo nido “Giovanna Filippi Bisciotti“ dove è andato in scena “Un Balocco per Natale“, momento di condivisione dei progetti del nuovo anno presentati dalle educatrici alle famiglie. Seguito poi da attività di laboratorio che hanno impegnato i genitori insieme ai bambini per realizzare un addobbo da portare a casa. Infine un momento conviviale. C’erano educatrici amorevoli e nuovi giochi grazie agli investimenti effettuati dal Comune di Pontremoli. E’ un servizio col quale garantire alle mamme e ai papà del territorio che i bambini siano al sicuro, circondati dai propri piccoli amici, tra divertimento e formazione. Un binomio ben consolidato per la struttura del Comune. E la fiducia in tale servizio è ben dimostrata dal numero di bambini iscritti. Sono 41 attualmente i piccoli che trascorrono il loro tempo quotidiano all’asilo nido pontremolese, ma continuano ad arrivare, lungo il corso dell’anno scolastico, numerose richieste di iscrizioni da parte di famiglie del territorio comunale e non. Non sono voluti mancare all’appuntamento il sindaco Jacopo Ferri, la vice Clara Cavellini e l’assessore all’Istruzione Annalisa Clerici che hanno preso parte all’iniziativa. "É giusto sottolineare l’importanza di un luogo come questo in cui vengono accolti i nostri più piccoli cittadini con l’intento di supportarli nella crescita affinché sia il più armonica e positiva possibile – ha commentato Clerici -. Complimenti alle educatrici, all’ufficio scuola e a chi coordina questo servizio, perché iniziative come queste promuovono lo stare insieme ai nostri bambini ricordandoci l’importanza della condivisione e della partecipazione attiva".
La Cavellini ha ricordato che il servizio è stato introdotto dall’ex sindaco Enrico Ferri e intitolato nella nuova struttura alla direttrice didattica Giovanna Bisciotti, una pedagogista che merita di essere sempre ricordata. L’asilo nido ha una superficie di 300 metri quadrati ed è stato progettato per accogliere un’utenza complessiva che si aggira attorno a una cinquantina di bebè. Gli spazi interni sono stati gestiti in base alle esigenze dei bambini con aree appositamente dedicate ai lattanti, ai semi-divezzi e ai divezzi (da 2 a 3 anni). Ogni area è attrezzata con una stanza del sonno e i servizi igienici, mentre in comune vi sono: laboratorio, cucina, lavanderia, aula insegnanti e un ampio locale per l’accoglienza di genitori e bambini e per le attività libere. Ma sono i bambini stessi a costruire gli interni sotto la guida delle insegnanti.