
di Cristina Lorenzi
Un pasticciaccio dietro l’altro. Ha un bel dire la sindaca che si dichiara orgogliosa dei suoi concittadini dopo un’assemblea al fulmicotone ad Avenza. Qui ogni volta che c’è da prendere una decisione si fanno tre passi avanti e due indietro. Una sorta di valzer che di fatto paralizza la città. Così dalla fiera di San Marco alla festa della birra, passando dalla delibera sul personale. ogni volta che si muove qualcosa a palazzo ci sono reazioni opposte e contrarie. Al momento anchei dipendenti comunali sono sul piede di guerra e minacciano lo sciopero o altre iniziative di protesta.
Sembra quasi che la povera Serena Arrighi abbia Saturno contro. Resta il fatto che, a parte una coperta troppo corta che come la muovi scopri qualcuno, manca comunque una seria programmazione di eventi e una chiara idea di città. Esempio chiaro dell’approssimazione è il concerto dall’amatissimo Francesco Gabbani: un autentico evento per la città che nel cantautore ha uno dei suoi massimi rappresentanti. Tuttavia nessuno sembra essersi accorso che il 9 settembre è la serata conclusiva di Con-Vivere, la manifestazione principe della città, attesa da mesi e che in quel sabato veste il suo abito migliore. Ci si domanda se a palazzo qualcuno si sia posto il problema se abbia senso organizzare due eventi di così grande importanza nella stessa serata. Uno scivolone che dimostra ancora una volta come certe decisioni vengano prese senza una criterio.
Così ogni evento rischia di trasformarsi in un boomerang. Se da una parte si vanifica il festival di filosofia, dall’altra c’è la questione della festa della birra che dopo quasi 50 anni potrebbe del tutto saltare. Dopo un giro di date che vanno dal 19 agosto al 25 e adesso addirittura c’è chi parla di settembre inoltrato dopo il concertone, l’unica certezza è che la Tc&t potrebbe gettare la spugna. Chiaro sulla questione l’amministratore unico Marco Tonelli che dopo un’incontro con Carlo Orlandi e Lara Benfatto sostiene quanto segue: "Due giorni fa mi hanno informato che le date scelte dalla fiera dal 19 al 2 non saranno attuabili. Pertanto parlarono del 25. Così ho inviato alla sindaca una pec chiedendo di spostarla almeno al 23. Dopo il down burst dello scorso anno che ci costò 80mila euro, quest’anni non possiamo rischiare. Di certo se sarà a settembre noi rinunceremo. E con la Bierfest salterà anche Tuttinfiera, la manifestazione che da sempre accompagna stinchi e boccali". Un ciaone che di fatto farebbe saltare la festa della birra dopo quasi 50 anni di glorie. Pare che la risposta del Comune sia che la decisione presa dal cda della fiera sia quella di spostare la kermesse a settembre e con tutti i dubbi del meteo d’autunno. Eventualità che vede il secco no di Tonelli e quindi la possibilità di un deciso naufragio della principale festa di fine estate.
Altra spina nel fianco dell’amministrazione è la fiera di di San Marco dove una spaccatura all’interno del Pd sta creando non pochi problemi all’amministrazione e alla città. Così in via Groppini da una parte c’è chi spinge per accontentare gli ambulanti ben felici di sostare lungo il viale e dalla parte opposta c’è chi invece sta con Don Marino e pretende la fiera nella sua collocazione storica. In mezzo Lara Benfatto con il cerino in mano che, spifferi di via Groppini, dicono sia burattinata dal Pd e non goda di luce propria. Intanto a palazzo c’è una delibera che dovrà essere votata dalla giunta che prevede i 40 banchi lungo il viale.