Bollette alle stelle, lo storico bar Pili chiude i battenti

Con grande amarezza i titolari del locale in centro a Caprigliola passano la mano dopo 33 anni di attività. La stoccata: "Non ci siamo presi un giorno di vacanza, ma i costi sono esorbitanti. Istituzioni sorde"

Gianni Marcis davanti al bar guarda le foto delle feste che organizzava (foto Pasquali)

Gianni Marcis davanti al bar guarda le foto delle feste che organizzava (foto Pasquali)

Aulla (Massa Carrara), 2 febbraio 2023 - "Aver lasciato il bar, per noi, è stata una sofferenza". Caprigliola dice addio allo storico bar Pili: le bollette troppo alte non hanno lasciato scampo ai proprietari, marito e moglie, che hanno deciso di chiudere. Un grande dispiacere, dopo tanti anni di lavoro ininterrotto, senza fare mai, come dicono loro, un giorno di ferie. E così, dopo la chiusura dell’unico supermercato del paese, avvenuta poco tempo fa, arriva quella del bar, punto di ritrovo importante della suggestiva frazione aullese. Così il paese rimarrà senza attività, chi vorrà comprare il pane o il giornale sarà costretto a scendere ad Aulla, ad Albiano Magra o a Santo Stefano. Un bel problema per gli anziani soli o per chi non ha un’auto a disposizione. "Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto bollette della luce di oltre 1500 euro – racconta il proprietario Gianni Marcis –, abbiamo resistito per un po’ ma poi abbiamo dovuto cedere. Non potevamo andare avanti di questo passo. In un paese piccolo come Caprigliola come avremmo potuto fare? Abbiamo lavorato al bar per 33 anni, per noi chiudere è stata una sofferenza, perché è cambiato anche il nostro modo di vivere, di scandire le ore, avevamo le giornate impiegante e adesso non più".

La coppia vive a Caprigliola da oltre 40 anni, ha visto il paese cambiare nel corso del tempo e spopolarsi negli anni. "Il paese non è più unito come un tempo – aggiunge – sono cambiate tante cose. Ultimamente venivano poche persone al bar e abbiamo sostenuto molte spese, pochi anni fa, per rimodernarlo e migliorarlo. Adesso stiamo sgomberando, ci dispiace tanto". Chi arriva in paese, adesso, vedrà tutto buio, invece delle solite luci del bar, poco dopo l’ingresso nel centro storico.

"In 33 anni di lavoro – aggiunge – non abbiamo mai chiuso un giorno, neppure durante le feste. Ci sembrava di offrire un servizio al paese, come punto di ritrovo per chi era solo, per gli anziani. In estate chiudevamo anche alle tre del mattino, o più tardi, se c’erano le persone, ci organizzavamo facendo i turni. Purtroppo non abbiamo ricevuto alcun aiuto dalle istituzioni". Tanti i commenti scritti dalle persone su Facebook, persone rammaricate di veder sparire un’altra attività di paese. "Se andiamo avanti così in Lunigiana saranno pochi a restare aperti – ha scritto una signora – ma la gente non lo capisce che se tutti vanno a comprare nei grossi centri, le botteghine di paese sono costrette a chiudere e i paesi a morire".

"A poco meno di un mese dalla chiusura dell’alimentari – ha aggiunto un uomo – ha chiuso anche lo storico Bar Pili, all’interno delle mura del borgo, per anni punto di ritrovo per anziani e giovani. L’aumento delle bollette ha influito sulla drastica decisione di chiudere i battenti". Anche i residenti sono dispiaciuti. "Tutti mi dicono che sono dispiaciuti – commentano amari gli ex proprietari del bar –, che li rammarica vedere tutto buio e la serranda chiusa, noi abbiamo fatto il possibile, ma non c’era modo di andare avanti".