
Il Bancarella compie 70 anni. Nel primo raduno dei librai pontremolesi del 1952, a cui parteciparono scrittori, editori e uomini politici, tra cui Valentino Bompiani e Giovanni Gronchi, si decise di dare vita al Premio Bancarella, gestito esclusivamente dai librai. Nel 1953 si è assegnato il primo Bancarella a Hemingway con “Il vecchio e il mare“, anticipando il Nobel. Il Bancarella è unico nel panorama dei premi letterari: la giuria è costituita da chi fa il mercato, da chi i libri li compra e vende, da chi sa cosa vuole il lettore. Il collegio degli elettori – non più di 200 tra librai italiani e delle bancarelle – invia in busta chiusa la propria preferenza tra i sei libri selezionati. "Sono profondamente onorato di aver potuto inaugurare questa stagione dei premi Bancarella alla Camera dei Deputati, dove sono stati presentati per la prima volta i libri finalisti dell’edizione 2022", afferma il presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi. Stamani alle 11 a Palazzo Dosi Magnavacca Giuseppe Benelli presenta “Nel segno di Andrea Camilleri. Dalla narrazione psicologica alla psicopatologia“ di Giuseppe Fabiano e alle 18 i segreti della politica descritti da Valdo Spini nel libro “Sul colle più alto. L’elezione del presidente della Repubblica dalle origini a oggi“. Alle 21 in piazza della Repubblica la proclamazione del vincitore della 70esima edizione del Premio Bancarella, condurrà la serata la giornalista di Tgcom24 Carolina Sardelli. Nell’ambito del Bancarella Sport, è stato assegnato il Premio Panathlon a “La rossa volante“, di Francesca Porcellato con Matteo Bursi.
N.B.