DANIELE ROSI
Cronaca

Baker Hughes, la multinazionale a gonfie vele 1500 dipendenti e commesse per altri 3 anni

Il direttore Pietrangeli in commissione Commercio ha parlato dell’importanza dei giovani, della formazione e della sicurezza

Baker Hughes, la multinazionale a gonfie vele 1500 dipendenti e commesse per altri 3 anni

Baker Hughes, la multinazionale a gonfie vele 1500 dipendenti e commesse per altri 3 anni

Un’eccellenza mondiale incastonata sotto le Alpi Apuane. Numeri importanti e soprattutto dati incoraggianti per il futuro di Baker Hughes, sono stati illustrati ieri nella commissione Commercio presieduta da Luca Vinchesi da chi negli ultimi tre anni ha diretto la sede di Avenza della multinazionale, l’ingegner Emanuele Pietrangeli. Giunto al termine del mandato triennale, Pietrangeli in una sorta di bilancio della gestione dal 2022 ad oggi, ha elencato in commissione diversi numeri, per lo più confortanti, riguardo occupazione e prospettive future dell’azienda.

Baker Hughes come risaputo ha una sede operativa anche a Massa, ma l’analisi è stata quasi esclusivamente su Avenza, o come spiegato in commissione dall’ingegnere, sullo ‘stabilimento’ di Avenza, rimarcandone importanza e ruolo, soprattutto grazie alla crescita poderosa avuta negli ultimi tre anni in termini di forza lavoro e ordini ricevuti.

"Avenza è eccellenza mondiale nel settore del gas liquefatto – ha spiegato Pietrangeli – e unico sito al mondo che produce soluzioni modularizzate. Il progetto era stato avviato tra il 2010 e il 2011, ma negli ultimi tre anni c’è stata una grande impennata che di fatto ha reso la parte avenzina un hub fondamentale per le strategie aziendali e di cui andare fieri". Andando a snocciolare qualche numero, se ad esempio l’occupazione della sede di Avenza solo nel 2022 si assestava all’incirca sulle 700 persone, nel 2024 è più che raddoppiata andando a 1500 occupati. Numeri che non subiranno cali anche grazie alla grande quantità di ordini che l’azienda ha riferito di avere per il prossimo biennio, 2025 e 2026. Mediamente sono 150 i mezzi impiegati dall’azienda e una ventina i moduli che annualmente si recano al porto di Marina pronti per essere spediti in ogni parte del mondo. "Il carico di lavoro è costante – ha proseguito il tecnico nella spiegazione – e siamo soddisfatti se guardiamo indietro, alla crescita che c’è stata negli ultimi anni. Le attività ricadono su un ecosistema che coinvolge varie ditte. La nostra è una realtà fatta di lavori all’aperto, con spazi produttivi all’aperto e varie peculiarità". Azienda che nel corso del tempo ha man mano inserito manodopera qualificata, del territorio e non, con la precisa volontà di puntare soprattutto sui giovani con le competenze adeguate che possano dare nuova linfa all’interno dell’azienda, con il rispetto della diversità di genere e dei ruoli in base alla formazione. Proprio riguardo le nuove leve, oltre al protocollo d’intesa per l’Its a indirizzo meccatronico, c’è la volontà da parte di Baker Hughes di coinvolgere in maniera sempre maggiore le scuole attraverso incontri e iniziative.

"Non solo scuole professionali – ha sottolineato Pietrangeli – ma possibilmente partendo già dalle scuole medie, con incontri ad hoc in cui spiegare il nostro lavoro e le esigenze e le sfide del mercato lavorativo, con le principali figure che oggi vengono ricercate e le opportunità che offre il settore. L’Italia ha un settore manifatturiero importante ed è corretto farlo capire alle nuove generazioni".

Grande importanza viene dato anche al tema della sicurezza sul lavoro. In Baker Hughes, ha spiegato il tecnico, non viene fatta solo cultura sulla sicurezza parlando delle protezioni, ma anche attraverso un’informazione continua, come quella che ad esempio viene fatta a Massa nella sala sulla sicurezza. "Nel 2024 su 146 giorni di lavoro, abbiamo avuto 144 giorni senza infortuni – ha rimarcato - che noi chiamiamo ‘giorni perfetti’ e la sfida è che qualsiasi tipo di infortunio, piccolo o più serio, avvenga con sempre meno frequenza nella tutela del lavoro e della sicurezza".