Bagni al fiume, a Massa divieto di sosta

Stop alla sosta (con rimozione) nella via tra Ponte di Forno e Guadine

Bagni al fiume sopra la città

Bagni al fiume sopra la città

Massa, 27 gugno 2019 - SCATTA il divieto di sosta nel chilometro di strada compreso tra Ponte di Forno e Guadine. L’amministrazione comunale da tempo sta lavorando per affrontare il problema che ogni anno, nei mesi di luglio e agosto, viene sollevato da gruppi di residenti nella valle dei Canali, dove insistono le frazioni di Guadine, Gronda, Casania, Redicesi e, più in alto, Resceto. Problema legato , nei fine settimana, all’elevata affluenza di persone e quindi alle soste selvagge che restringono la carreggiata dell’unica strada di accesso alle frazioni, a doppio senso, costringendo i residenti in estenuanti code e mettendo a rischio la sicurezza generale in caso di necessità di intervento di mezzi di soccorso. Dopo la prima ipotesi, in cui si ventilava l’istituzione di una ztl per soli residenti, risultata difficile da applicare in quanto bloccherebbe l’accesso alle frazioni, dopo vari sopralluoghi l’amministrazione opta per istituire un divieto di sosta nel tratto di strada che costeggia il torrente Renara, luogo gettonato per i bagni al fiume.

«Sono stata a Guadine con il vice sindaco – afferma Giorgia Garau, delegata del sindaco per la montagna - e abbiamo valutato la situazione, confrontandoci anche con l’assessore Marco Guidi. Il divieto di sosta ci pare la soluzione migliore da applicare, nel rispetto di tutti. Faremo ripulire i piazzali sotto strada che potrebbero accogliere un certo numero di auto ma sul resto della strada vigerà il divieto di sosta con rimozione forzata. Per il prossimo anno valuteremo un progetto più ampio. L’opzione di lasciare uno spazio libero di tre metri lo prevede il codice della strada ma nessuno lo rispetta. Sarà difficile da far capire ma le persone devono adattarsi e considerare il fiume come luogo di svago naturale, libero a tutti. Ho capito – aggiunge - che negli ultimi anni si registra un maggior afflusso, forse anche in risposta alla crisi economica». Tolleranza zero anche sulle baraccopoli costruite lungo gli argini:

« Faremo un intervento di pulizia generale – afferma la delegata -. Proprio giovedì scorso, quando siamo andati su per il sopralluogo, inauguravano una baracca. Ovviamente la faremo rimuovere. Ci rivolgeremo al prefetto per un’ordinanza. Non possiamo permettere che il fiume venga invaso da plastiche e baracche lasciate poi in stato di abbandono. Abbiamo le forze dell’ordine che vigileranno, così come le guardie forestali che controlleranno anche le accensioni di fuochi che in passato hanno causato incendi. In questa battaglia per il rispetto delle regole e dell’ambiente coinvolgeremo anche il Parco delle Alpi Apuane, essendo il fiume un bene di sua competenza. È bello vedere l’aggregazione delle famiglie ma è altrettanto bello imparare a rispettare il fiume e l’ambiente naturale. Procederemo in questa direzione».