Aule, laboratori e impianti del futuro L’istituto per il marmo ’Tacca’ cambia pelle

Per 3 milioni e 750mila euro l’edificio scolastico di Carrara est sarà ricostruito. I ragazzi temporaneamente spostati all’ex Canova

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di Alessandra Poggi

Nuovo look per l’istituto del marmo ’Pietro Tacca’, che grazie ai finanziamenti del Pnrr sarà demolita e ricostruita nel lato Massa. I lavori stanno per iniziare e all’interno della scuola, uno scrigno di gioielli di calchi in gesso dei più grandi scultori del secolo scorso, sono iniziate le fasi di trasloco negli adiacenti locali della ex scuola media ’Canova’. Il progetto della nuova scuola rispetterà la stessa collocazione, la stessa articolazione della sagoma e la stessa volumetria dell’edificio per un importo totale di 3 milioni 750mila euro. Previsto il rifacimento delle storiche coperture per un importo di 300mila euro, che saranno ricostruite esattamente uguali. In programma anche un progetto Pon da 130 mila euro (finanziato dal Ministero e coordinato dalla docente Francesca Sandrini) per la creazione di un impianto di depurazione delle acque reflue, che attualmente vengono raccolte in una vasca. Un impianto progettato dagli stessi studenti e che prevede il riutilizzo della marmettola, che grazie a delle filtropresse sarà compattata. Perché al Tacca del marmo non si butta via niente e si riutilizzano scarti e polveri. E se avanzeranno soldi, e dovrebbero avanzare, si metterà mano anche all’impianto di aspirazione dei quattro laboratori di scultura. Ma non è tutto: al parco macchine per la lavorazione del marmo sta per aggiungersi il robottino, in grado di scolpire il marmo.

Tornando al progetto della nuova scuola, la distribuzione interna ricalcherà il vecchio progetto con modifiche minime alla pianta. Nel nuovo edificio a due piani con il piano terra rialzato, le aule saranno dimensionate per classi di 25 persone e un’area minima di 49 metri quadrati, rispettata in tutte le aule e laboratori. Al piano terra sono previste due aule, la presidenza, la segreteria, la sala professori, due laboratori di modellazione e un’aula per le esposizioni. Nella parte nord resteranno l’ingresso e le scale principali di accesso al primo piano. Le scale saranno modificate inserendo l’ascensore per i disabili. Al primo piano sono previste quattro aule, un laboratorio di pittura, un laboratorio di architettura, un laboratorio di informatica e una sala docenti. Al primo piano, al termine del corridoio, sarà mantenuta la scala d’emergenza. Nella zona a sud è stato rivisto il blocco dei servizi igienici in modo da avere quattro wc per uomini e quattro per le donne, più un bagno disabili e uno riservato ai professori. Parliamo del rinnovo di un’eccellenza cittadina, una scuola unica nel suo genere e nel mondo. Una scuola di formazione professionale di altissimo livello, che oltre alla lavorazione del marmo prevede una formazione informatica con programmi di progettazione come Autocad, grazie ai quali gli studenti (attualmente 40 tra ragazzi e ragazze) progettano dai pavimenti ai complementi d’arredo, fino a raggiungere importanti risultati come il progetto per le acque reflue.