
Articolo 21, come fare. Ecco il regolamento per realizzare i progetti a beneficio della città
Un regolamento cucito su misura sui progetti dell’articolo 21. È quello che ha scritto ad hoc l’avvocato Mauro Mammana per conto del Comune di Carrara. Servirà a regolamentare i progetti di pubblica utilità dalla fase esecutiva alla loro realizzazione, e sarà illustrato lunedì pomeriggio a palazzo civico ai progettisti e agli industriali. Parliamo dei 19 progetti presentati da 67 aziende per ottenere le proroghe delle concessioni di escavazione, proprio come recita il nuovo regolamento degli agri marmiferi. Il regolamento è stato illustrato ieri mattina dall’assessore Moreno Lorenzini alla commissione congiunta marmo (presieduta da Nicola Marchetti) e Urbanistica (Augusto Castelli). Presente anche l’assessore all’urbanistica Elena Guadagni. Il regolamento servirà a traghettare senza ‘intoppi’ i progetti dall’articolo 21 dalla carta alla realtà. Parliamo di progetti per la collettività presentati da 69 cave per un totale complessivo di 26 milioni di euro. Insomma un cuscinetto di protezione che attraverso tutta una serie di cavilli tuteli in contemporanea l’amministrazione comunale e gli industriali che hanno presentato i progetti. Un regolamento dove in undici punti si mette nero su bianco cosa va fatto e come si deve fare. Non ci sono ancora tempi certi sulla cantierabilitàv era e propria, forse ancora un paio d’anni. Tutto dipenderà dalla reale fattibilità dei progetti. Per esempio la riqualificazione del campo scuola potrà partire senza difficoltà, diverso il discorso per quei progetti che prevedono espropri o varianti urbanistiche.
"Quando ci siamo insediati l’iter era già stato avviato e i progetti erano stati consegnati – spiega Lorenzini –. Il nostro impegno supportato dal grande lavoro degli uffici è stato quello di rispettare la scadenza del 30 ottobre scorso per la firma delle nuove convenzioni. Siamo riusciti a raggiungere questo importantissimo obiettivo, che in forza della sottoscrizione di 57 convenzioni e alla registrazione di 17 certificazioni Emas, ha garantito nuove prospettive e nuove garanzie tanto al Comune quanto alle imprese escavatrici. Ora però è il momento di tradurre in pratica i progetti dell’articolo 21, progetti molto diversi tra loro, che prevedono interventi di varia natura e che toccano aspetti e problemi differenti: urbanistici, idrogeologici, normativi e burocratici". "In questa fase assieme all’avvocato Mammana stiamo lavorando alla stesura del regolamento che dovrà chiarire come ci si debba comportare in ogni fase della realizzazione dei progetti legati all’articolo 21 – prosegue Lorenzini –, dalla predisposizione degli elaborati fino all’esecuzione delle opere, alla loro rendicontazione e alla certificazione che effettivamente la singola impresa ha ottemperato a quanto si era impegnata a fare, e sulla base del quale si è vista riconoscere l’estensione del periodo transitorio. È dunque importante in questo momento avere un confronto attivo con le stesse ditte in modo da intercettarne i suggerimenti e provare a risolvere possibili criticità pratiche. Questo rappresenta altresì un passaggio necessario che siamo convinti ci consentirà poi di velocizzare l’effettuazione dei lavori una volta che tutte le parti avranno sottoscritto la convenzione".