CRISTINA LORENZI
Cronaca

Palazzina H di Monterosso senza aria condizionata, Oculistica fra malori e caldo record

L’Asl ha deciso che l’impianto sarebbe stato un optional: nel reparto oltre cento persone al giorno. Numerosi gli anziani e i malati che vengono portati al Noa per svenimenti e afa asfissiante

Una visita oculistica in una foto di repertorio

Una visita oculistica in una foto di repertorio

Carrara, 1 agosto 2024 – Centinaia di persone che ogni giorno vanno per visite e interventi. Molte di loro, anzi la maggior parte, accompagnati da un familiare. Molti gli anziani. Funziona a pieno regime la Palazzina H di Monterosso dove l’Asl ha temporaneamente collocato il servizio di Oculistica e quello di Oncologia, follow up e controlli in attesa del recupero del Monoblocco. Dove peraltro non si è visto ancora un solo operaio. Due reparti gettonati e che per le competenze degli specialisti costituiscono un’eccellenza del nostro ospedale. Tuttavia l’Asl in quel mirabolante piano di riorganizzazione dei servizi, contestato da più parti, ha deciso a tavolino che l’aria condizionata sarebbe stata un optional del tutto inutile. Così ogni mattina si registrano svenimenti, malori, via vai di ambulanze e persone che invece che a oculistica finiscono al pronto soccorso del Noa in preda a colpi di calore.

Anche ieri mattina le ambulanze e i soccorsi sono stati chiamati a più riprese per chi, dal caldo, sveniva e non si reggeva in piedi, costretto in sale d’attesa anguste, senza sedie, esposte al sole e dalla colonnina sopra i 33 gradi. Idem per il personale che, costretto anche alla mascherina, rischia addirittura il soffocamento. Un reparto vitale dove vengono ricevuti oltre cento pazienti a mattinata fra una sessantina per le visite, altri venti per controlli post operatori e altri per gli interventi. Lì opera anche un nutrito staff di medici e personale sanitario: cinque specialisti strutturati, oltre ai medici del territorio, altri cinque infermieri, le oss, tre ortottisti, dai sei agli otto sanitari addetti al reparto e quattro agli ambulatori. Decine di persone costrette a operare in condizioni disagiate fra spazi ridotti e un caldo che rende impossibile ogni manovra. Nonostante numerose richieste all’Asl per avere un impianto di condizionamento, pare sia stato risposto che in quel reparto non sia mai esistita l’aria condizionata in passato, quando già c’era l’oculistica. Pertanto nero su bianco è stato deciso che si sarebbe continuato in questo modo. Forse senza tenere conto che la colonnina di mercurio ogni anno sale e ogni luglio si registrano nuovi record che poi si traducono nei malori e nelle persone anziane o fragili costrette a passare al pronto soccorso del Noa con gravi disidratazioni. "Abbiamo chiesto al personale della palazzina H, ma ci hanno spiegato raccontano i pazienti – che nonostante richieste anche scritte alla direzione, dall’Asl non sia stato preso alcun provvedimento".