FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Arenile, lo stop all’erosione è il primo passo

Tra le osservazioni dei balneari sul nuovo piano il no all’ampliamento degli accessi al mare e all’aumento di spiagge libere attrezzate

di Francesco Scolaro

Piano dell’arenile e dei viali a mare, sono poche le osservazioni presentate al Comune di Massa ma ce ne sono un paio molto corpose e, com’è logico che sia, sono quelle dei rappresentanti dei balneari. Come anticipato da La Nazione, nei giorni scorsi la giunta ha approvato il quadro conoscitivo presentato dai tecnici esterni incaricati dall’amministrazione di stilare il piano attuativo urbanistico. La prima osservazione, molto dettagliata, è firmata dalla presidente del Consorzio dei Balneari Marina di Massa, Itala Tenerani, che in premessa mette subito in chiaro una cosa: "Dovremmo prima avere un progetto su come contrastare l’erosione e dopo avere un piano degli arenili per decidere come gestirli. Senza intervenire, fra pochi anni non ci saranno più. In molte zone della costa, ad esempio Marina di Massa, le strutture sono ‘schiacciate’ fra il mare che avanza e la strada". I balneari sono poi "sfavorevoli alla creazione di spazio pubblico fondo via Casola, comporterebbe la perdita di due concessioni demaniali. Possibilità di aprire varchi visivi verso mare solo in caso di nuove progettazioni degli stabilimenti".

No anche all’ampliamento degli accessi liberi a mare, all’apertura di ulteriori varchi e aumento di spiagge libere attrezzate se comporta riduzione dell’arenile dato in concessione". Fra le proposte, valorizzare pinete e spiagge libere o attrezzate nel tratto della Partaccia con demolizione dell’impianto idrovora inutilizzato, creare spazi di fronte alla colonia Torino per organizzare manifestazioni senza congestionare il centro marinello, riaprire i varchi a mare e ripristinare quelli esistenti fra foce Brugiano e piazza Bad Kissingeng mentre per allargare la passeggiata fra la piazza e il Magliano basta ridurre l’aiuola. "Non serve prendere porzioni agli stabilimenti balneari". Va molto nello specifico la proposta dell’architetto Luca Martini, presidente della Compagnia del Mare e referente di Assobalneari, che ribadisce la necessità di rivedere le fasce di utilizzo per gestire al meglio gli spazi a disposizione. Ma Martini chiede anche di prevedere la "possibilità di esercitare attività di affittacamere, B&B e Spa, mediante utilizzo delle superfici utili lorde delle strutture esistenti non destinata a garantire i minimi requisiti per cabine, spogliatoi, magazzino e servizi in genere". Finalità contemplata, sottolinea, dal Regolamento urbanistico per gli stabilimenti balneari colpiti da forte erosione. Inoltre si chiede di organizzare spazi per la sosta e il rimessaggio delle derive per i centri velici, come alla spiaggia Trabucco. Poi a livello generale creare un senso unico direzione da Massa a Viareggio dal semaforo del Magliano al confine con Cinquale e viale interno nel senso opposto per recuperare spazi per le piste ciclopedonali e parcheggi. Infine un servizio di bus navetta con orario continuativo nei fine settimana di giugno e luglio e per tutto il mese di agosto nei tratti Ronchi – Cinquale, Ronchi - Marina di Massa, Marina di Massa - Partaccia, da organizzarsi con contributo alberghi, stabilimenti balneari, ristoranti e bar.