REDAZIONE MASSA CARRARA

Apuane Rischia di morire per il gran caldo

Un giovane di 27 anni voleva raggiungere la Tambura in scarpe da footing e senz’acqua. Trovato dal Soccorso alpino in condizioni critiche

In queste ore in cui l’Italia è attraversata da una forte ondata di caldo sono sempre di più le persone che cercano un po’ di refrigerio in montagna e sulle Apuane in particolare, dove si possono raggiungere anche quote molto elevate a poca distanza dal mare. Ma non sempre andare in vetta significa trovare un po’ di fresco. Anzi. Nelle ore più calde si può anche rischiare la vita perché sui crinali e in tutti i versanti dove non c’è ombra e il sole batte per ore e ore, il pericolo è quello di un cosiddetto ‘colpo di calore’. Come è accaduto sabato sul fronte massese delle Apuane. E’ dovuto intervenire il Soccorso alpino, con un difficile intervento di recupero in notturna, per trarre in salvo un escursionista di 27 anni che si era ritrovato in grave difficoltà e con un principio di perdita di coscienza a causa delle alte temperature, senza aver bevuto nulla per ore. La chiamata è arrivata alle 20 per una persona in difficoltà all’innesto del sentiero 36 con il sentiero 170, sul contrafforte che divide la valle di Forno da quella di Resceto e alla cui sommità si trova la foce delle Vettoline.

L’escursionista, ventisettenne, presentava sintomi riconducibili al colpo di calore. Il colpo di calore infatti può portare alla perdita di coscienza ed è preceduto da sintomi (mal di testa, vertigini, stanchezza, aumento della frequenza del polso e del respiro) che pregiudicano la sicurezza della progressione. L’uomo, che da solo era partito la mattina alla volta del monte Tambura e che indossava scarpe da footing, non assumeva liquidi da molte ore ed era in preda a forte spossatezza e nausea. La squadra con il medico alle 21 ha raggiunto il target e ha provveduto a stabilizzare ed imbarellare il paziente per poi intraprendere un lungo recupero a valle fino a Resceto tramite tecnica lecchese su un sentiero molto scosceso e impervio. Alle operazioni hanno preso parte anche due unità dei Vigili del fuoco. Il Soccorso alpino, oltre a rinnovare l’appello al buon senso, raccomanda di affrontare le escursioni estive con grande attenzione: dall’equipaggiamento (con priorità per le calzature) alla dotazione d’acqua.