Apuane, le foto che parlano. Lezione di storia naturale nella mostra di Elia Pegollo

"Necessario ricucire un patto tra uomo e natura per la sopravvivenza del pianeta". Disponibile per visite guidate alle scuole: "I ragazzi sono il nostro futuro".

Apuane, le foto che parlano. Lezione di storia naturale nella mostra di Elia Pegollo

Apuane, le foto che parlano. Lezione di storia naturale nella mostra di Elia Pegollo

Fiori, fiumi e torrenti, montagne innevate, cieli tersi, alberi e boschi incantati, cave e soprattutto l’oro blu, ovvero l’acqua che è una risorsa inestimabile che sgorga dalle Alpi Apuane. E s’intitola proprio “Alpi Apuane – Montagne d’acqua” la mostra fotografica di Elia Pegollo, in corso Palazzo Ducale, tra il Salone degli Svizzeri e il Grottesco, visitabile fino al 31 marzo 2024. Sono stati già oltre 500 i visitatori per le fotografie di Pegollo che raccontano ricchezza e bellezza delle montagne ma aprono anche una riflessione sulla necessità di tutelarle da esvazione e cementificazione selvagge.

"La gente – commenta Elia Pegollo – ha voglia di conoscere il nostro territorio, unico e irripetibile sotto ogni aspetto. La parte della botanica a me piace moltissimo, racconta la storia, l’emigrazione climatica delle piante. Per esempio la Dryas octopetala è arrivata sulle Apuane per sopravvivere perché sulle zone artiche era impossibile durante l’ultima glaciazione. Ha trovato angoli dove poter continuare la sua vita e lì ha vissuto fino a quando non c’è stata la mutazione successiva con l’innalzamento delle temperature e quindi lo scioglimento dei ghiacciai delle Alpi Apuane, che ne ospitavano ben nove. Quella pianta è tornata nei suoi luoghi d’origine lasciando però sulle vette delle nostre montagne una traccia della sua presenza. La natura, se la ascoltassimo, ci comunica che per la vita le migrazioni sono sempre esistite".

Pegollo spiega con passione l’unicità delle Apuane, una natura generosa, cascate di saxifraghe che sbocciano in pieno splendore laddove è necessario ricucire un patto tra uomo e natura, per la sopravvivenza del pianeta. La mostra in parte era già stata esposta nel 2019. "Oggi è stata rinnovata: ci sono 130 immagini attraverso le quali voglio parlare a tutti quanti vogliono proteggere questa terra. Non si può andare avanti di questo passo: l’economia degli avidi sta distruggendo il pianeta. E da noi la distruzione è sotto gli occhi del mondo. In tutte le cose bisogna avere una misura. Anche le cooperative nate con intenti mutualistici si comportano esattamente come gli imprenditori, con l’unico scopo di realizzare maggiori profitti. Vorremmo arrivare soprattutto alle scuole, ai ragazzi che sono il nostro futuro". Disponibile ad accogliere le scolaresche per una visita guidata, Pegollo invita i docenti a contattarlo al numero 334 8995624. La mostra è aperta dalle 16 alle 19 dal giovedì alla domenica, la mattina per le scuole.

Angela Maria Fruzzetti