REDAZIONE MASSA CARRARA

Appello social dei familiari di Lombardi a Fivizzano: ricerche nell'ex Abbazia di Linari

I familiari di Delfino Lombardi, scomparso un anno fa nella zona del Passo del Lagastrello, hanno lanciato un appello sui social per chiedere a chiunque abbia visto indumenti nella zona boscosa di contattarli. La Protezione Civile Ser Fir Cb di Fivizzano si recherà nella zona per un'ulteriore ricerca.

Appello social dei familiari di Lombardi

I familiari di Delfino Lombardi, pensionato scomparso un anno fa nella zona del Passo del Lagastrello, hanno lanciato un appello sui social spiegando come persone non meglio identificate nella zona boscosa attorno all’ex Abbazia di Linari, alle porte del Passo del Lagastrello, avrebbero visto degli indumenti, tipo una scarpa e cose simili. Subito il pensiero è corso all’anziano fungaiolo di Piano di Collecchia che, su quei monti era scomparso e di lui, nonostante le intense ricerche, non è stata più trovata traccia. Una voce da confermare, che però aveva subito fatto emergere l’attenzione dei familiari del pensionato, i quali hanno rivolto un accorato appello a chi realmente avesse avuto modo di avvistare qualche reperto del genere segnalato in quella zona. Un invito a farsi avanti, a contattare i congiunti: le condivisioni sono state oltre 230 anche se al momento i familiari non sarebbero stati ancora contattati. Sulla vicenda interviene Maurizio Pietrini, presidente della Protezione Civile Ser Fir Cb di Fivizzano, sin dal primo momento in prima linea nelle ricerche dello sfortunato Delfino Lombardi: "Non ho idea sul come sia nata una notizia simile - dice Pietrini - sta di fatto che nelle nostre escursioni e ricerche, ci imbattiamo spesso, fra boschi e montagne, in indumenti, calzature e scarponi abbandonati. Comunque, se effettivamente qualcuno si imbattesse in oggetti o indumenti che possano avere a che fare in qualche modo con Delfino, dovrebbe aver ben nota la posizione in cui si trova, fare foto e assolutamente non toccare nulla. Avvisare carabinieri e forze dell’ordine indicando la posizione. Tutto questo nel massimo rispetto per i familiari, senza rischiare di portarli in uno stato di angoscia. Da parte nostra, quanto prima ci recheremo nella zona per un’ulteriore ricerca".

Roberto Oligeri