Potenziamento del porto di Marina di Carrara, il Comune di Massa ha deciso di mettere dei paletti e ha provato a farlo con una osservazione presentata nell’ambito della Valutazione ambientale strategica relativa alla consultazione sul rapporto preliminare al tavolo del Ministero della transizione ecologica del futuro Piano regolatore portuale. Il documento, firmato dal dirigente del settore urbanistica di Massa, l’architetto Stefano Francesconi, mette in chiaro alcuni aspetti di cui il Piano del porto dovrà tenere di conto e uno su tutti: gli effetti sulla costa a sud dovuti al fenomeno dell’erosione della spiaggia. Nel mirino ci finiscono in particolare due delle linee di programma. La prima è l’ampliamento del porto fino alla sponda destra del torrente Carrione con la realizzazione di una nuova darsena e di nuovi piazzali in corrispondenza del piazzale Città di Massa al fine di concentrare qui tutte le funzioni commerciali oggi svolte sulla banchine Taliercio e Chiesa. Compendio commerciale che sarà quindi specializzato nei traffici già oggi esistenti con particolare riferimento alle rinfuse, al project cargo e alle merci utilizzate e non in modalità ro-ro. Ampliamenti per i quali l’Autorità portuale, presieduta da Mario Sommariva, si legge nell’osservazione del Comune, prevede di utilizzare un sistema di project financing così da limitare l’investimento pubblico. L’altra previsione su cui il Comune concentra l’attenzione riguarda l’allungamento dell’opera foranea di sopraflutto che in teoria dovrebbe essere realizzata in modo da salvaguardare l’equilibrio costiero locale e offrire protezione alla nuova darsena oltre a un allungamento delle banchine da destinare a crociere. Questo nell’ottica anche di liberare spazi per il riassetto complessivo della nautica sociale e dei servizi portuali in genere. Su questi due punti il dirigente di Massa però chiede più studi e verifiche. "Al fine di tutelare il litorale del Comune di Massa da ulteriori fenomeni erosivi – scrive il dirigente – ...
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