"Alluvioni? Servono più fondi". Il Consorzio: "Così possiamo soltanto limitare i rischi"

Ridolfi: "Abbiamo investito 31 milioni riducendo i pericoli ma non bastano. I cambiamenti climatici impongono una rivoluzione strategica e politica".

"Alluvioni? Servono più fondi". Il Consorzio: "Così possiamo soltanto limitare i rischi"

"Alluvioni? Servono più fondi". Il Consorzio: "Così possiamo soltanto limitare i rischi"

"Oltre 31 milioni investiti per ridurre il rischio idrogeologico ma possono non bastare con eventi eccezionali. Una società intera deve assumere la questione dell’emergenza climatica come prioritaria". A parlare è il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi, che fa il punto dei lavori sul territorio a fronte del maltempo eccezionale che ha colpito la Toscana centrale. "Gli interventi fatti sui principali corsi d’acqua e sul reticolo idraulico minore sono serviti a limitare l’impatto. Dobbiamo però dire che non esiste la messa in sicurezza assoluta. Di fronte alle piogge che hanno inondato le province di Livorno, Pisa, Pistoia e Prato il pericolo di esondazioni e allagamenti sarebbe stato altissimo anche da noi. La verità è che possiamo solo ridurre il rischio e per farlo bisogna cambiare mentalità".

Anche su Massa Carrara, evidenzia ancora, ci sono state piene importanti ad esempio nel Magra e nel reticolo minore ma non davvero ‘straordinarie’ e tutto ha retto: "E’ la dimostrazione pratica che i lavori fatti in questi anni dal Consorzio e dalla Regione Toscana sono stati in grado di ridurre il rischio idraulico" incalza poi snocciolando gli investimenti effettuati, oltre 31 milioni di euro su tutto il comprensorio.

Nella provincia apuana gli interventi in corso e da realizzare sono la manutenzione straordinaria con asportazione dei sedimenti di fondo in alveo di Fossa Maestra, Fosso dei Tre Canali, Fosso dei Due Canali e Fosso della Macchia a Carrara 1,4 milioni; progettazione ripristino reticolo idraulico minore dell’ abitato di Ronchi Poveromo a Massa 5 milioni; mitigazione del rischio idraulico del torrente Civiglia fra il castello Terrarossa ed il ponte della S.S.64 in comune di Licciana Nardi 933.000. Quelli realizzati fra 2022 e 2023 sono potenziamento impianto idrovoro Aulla 671.400 e interventi di manutenzione straordinaria nei pressi del ponte della Padula e nella zona del Molino di Sorgnano a Carrara 786.816. A questi vanno aggiunte opere in fase di progettazione e in attesa di finanziamenti per altri 15 milioni di euro oltre a manutenzione ordinaria e interventi in urgenza.

"Opere che forse avrebbero potuto mitigare l’impatto delle piogge che hanno colpito altre aree della Toscana ma non ridurre a zero il rischio di esondazioni e allagamenti. Dobbiamo esserne tutti consapevoli – continua Ridolfi – che quello che ieri era sufficiente oggi potrebbe non bastare. I cambiamenti climatici ci impongono una rivoluzione culturale, strategica e politica". Ridolfi chiede un impegno trasversale, più fondi sulla difesa del suolo "certo non tagliarle come ha fato il Governo sul Pnrr", attacca, e ancora chiede di "rileggere e ridefinire gli strumenti urbanistici per ridurre a zero il consumo di suolo, naturalizzare i corsi d’acqua, togliere tubi, tombature e ogni altro ostacolo al deflusso, allargare i ponti e gli argini, piantare alberi e ridurre la produzione di CO2".