Allarme alluvione, Bagnone si mobilita Sirene e volontari per l’esercitazione

Per diverse ore ieri mattina la Protezione civile ha tagliato piante pericolose, controllato ponti e recuperato finti feriti

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di Monica Leoncini

Taglio di piante pericolose, controllo di ponti, tubazioni che attraversano le strade, cunette che potrebbero intasarsi. Ieri mattina il territorio di Bagnone è stato attentamente monitorato durante l’esercitazione di Protezione civile organizzata dal Comune, dall’Ana gruppo Bagnone sezione Alpi Apuane, in collaborazione con il Soccorso Alpino e Speleologico e il Cai, sottosezione di Bagnone, col supporto di altre associazioni di volontariato. Il campo base era al Centro operativo comunale, in località Grottò e l’esercitazione si è basata su simulazioni di emergenze, soprattutto per alluvioni, anche sul torrente Bagnone, anche con recupero feriti. Il compito dei volontari è stato controllare le zone assegnate con segnalazione al campo base via radio, di frane o smottamenti, ma soprattutto dei numerosi attraversamenti dei canali di strade o paesi, segnalando quelli che in caso di piena potrebbero dare problemi di ricezione acque. Poi le squadre hanno fatto opere di pulizia e manutenzione, in vista dell’inverno.

"Abbiamo promosso l’esercitazione - spiega Edamo Barbieri, caposquadra di Protezione civile dell’Ana - per i 150 anni dalla fondazione dell’Associazione nazionale Alpini. Ha coinvolto una cinquantina di volontari del nostro gruppo, di Vab Villafranca, Soccorso alpino e Cai". A Bagnone c’erano anche Giuseppe Della Pina, responsabile sezione Alpi Apuane di Massa e Federico Santini, presidente Cai di Bagnone. "Come Protezione civile siamo attivi dal 1988 - aggiunge - ma il gruppo alpini esisteva anche prima. Abbiamo partecipato a molti eventi calamitosi in Italia e all’estero, a Bagnone negli anni abbiamo portato avanti una grande azione di pulizia di fiumi, piccole discariche, taglio erba, esercitazioni e corsi a scuola". E ieri l’omaggio al socio emerito e Cavaliere della Repubblica Renzo Gemignani. Classe 1943, 48 anni di servizio nel soccorso alpino Carrara e Lunigiana, ha contribuito alla nascita del Sast e dell’elisoccorso toscano, è stato capostazione e delegato Alpino e si è sempre distinto per le doti tecniche e alpinistiche, per l’ineguagliabile conoscenza del territorio. "Il volontariatoo – ha commentato il sindaco Giovanni Guastalli – è un tesoro prezioso, il comune spesso non riesce a fornire tutti i servizi, quindi i volontari sono fondamentali e non possiamo fare altro che ringraziarli".