"Alla Sinistra è mancata ... la politica"

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"Cosa manca per tornare a vincere anche qui da noi? Una sola cosa: la politica". Ne è convinto l’ex deputato massese, Fabio Evangelisti (nella foto), al termine di una lunga analisi che riguarda le elezioni nazionali. Come già evidenziato da altri esponenti del mondo del centrosinistra, in realtà il travolgente successo della coalizione del centrodestra ricalca numeri già visti più o meno identici negli ultimi 28 anni. Dal ’94 a oggi la coalizione del centrodestra ha quasi sempre superato la soglia del 40 per cento. Solo che con la ultima legge elettorale, conosciuta da tutti i candidati e dalle forze in gioco, i premi di maggioranza hanno premiato chi si presentava in coalizione e prendeva più voti degli altri. Di fronte a un centrosinistra a pezzi, dove ognuno a corso per sé, dal Pd al terzo polo passando per i 5Stelle, il risultato è stata una Caporetto. Ma era prevista e prevedibile.

"Più che valutazioni politiche sembra abbiano prevalso logiche di tipo personalistico: rancori, rivalse, ripicche. Cose piccine, insomma. Poi, certo, ci sarà da fare anche una riflessione di carattere più generale. Se in Toscana la destra vince in 11 collegi su 13 è anche perché è venuto meno il collante del voto ideologico o identitario o di comunità. Oltre ai profondi rivolgimenti economici, sociali e culturali. Lo dico anche in riferimento a Massa, la mia città. Anche qui il conto è presto fatto, con buona pace di Persiani e Guidi – conclude Evangelisti –. Il centrodestra è al 42,81. Pd, M5S e Calenda (senza contare il 3,37% di Unione Popolare) mettono insieme il 49,96% dei consensi. Quindi, la partita del 2023 è per davvero tutta da giocare".