Alberghiero, trattative in corso Sede provvisoria in via Firenze

Corsa contro il tempo della Provincia per trovare una sede di emergenza prima dell’inizio dell’anno. Il grande immobile privato è l’ipotesi più probabile ma pesano i costi per l’affitto e per l’adeguamento

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E’ una corsa contro il tempo quella che sta facendo la Provincia di Massa Carrara per trovare una sede alternativa dove far passare questo anno scolastico, e con tutta probabilità anche il prossimo, agli studenti dell’istituto Minuto di Marina di Massa rimasti senza una sede a causa del vento che il 18 agosto ha scoperchiato il tetto e incrinato gran parte della facciata lato mare della storica colonia Parmense. La prima campanella suonerà a stretto giro di boa e adesso anche la margherita delle soluzioni a disposizioni inizia a finire i suoi petali. L’ex Bic sembra non essere infatti una sede fattibile, almeno non ora.

"La palazzina ha bisogno di 700mila euro di interventi per essere messa in sicurezza e agibile", sottolinea il presidente Gianni Lorenzetti. Soldi che la Regione Toscana o SViluppo Toscana, società strumentale della Regione stessa e proprietaria dell’immobile, potrebbero metterli. Ma la pratica durerebbe comunque diverse settimane fra appalto e lavori. Tempo che l’istituto alberghiero Minuto non ha. Una soluzione che avrebbe avuto tutto il vantaggio di coinvolgere solo enti pubblici e dare un nuovo destino all’immobile che è stato pure messo all’asta per due volte senza esito. Ma bisogna guardare altrove. Resta quel petalo che porta sul viale Roma, o meglio alla piccola traversa di via Firenze che conduce a una proprietà privata: un grande edificio un tempo delle suore che ha già ospitato in passato classi e lezioni. Quindi significa pagare un affitto che sarà di decine di migliaia di euro a un privato, togliendo soldi al pubblico, magari attingendo a risorse dalla protezione civile nazionale.

La trattativa c’è, lo conferma il presidente Lorenzetti, ma non c’è ancora nulla di scritto, non si deciderà comunque prima della prossima settimana e restano comunque i lavori da fare per adeguare la struttura alla normativa vigente. Resta possibile anche un’ultima ipotesi, che per ora non viene neppure menzionata ma spesso è stata usata in situazioni di emergenza dove è intervenuta la protezione civile nazionale: le classi nei container. Temporanee, fino ad avere una nuova sede. Per ora non è una soluzione contemplata dalla Provincia ma con il tempo che stringe e la margherita che rischia di restare senza petali potrebbe diventare un’ultima spiaggia. Si lavora d’altronde sul piano delle ipotesi. Per l’urgenza di domani e per il futuro. "Attendiamo la convocazione a Roma", dice il presidente della Provincia parlando del futuro più remoto per l’alberghiero, ossia per quella che poi sarà la nuova sede definitiva: "Dobbiamo capire se e come poter utilizzare quelle risorse, se sulla colonia Parmense o per una nuova struttura da costruire da zero".

Francesco Scolaro