MASSAMomenti concitati per le forze dell’ordine che devono far fronte alle intemperanze date dai primi caldi e dalle sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno avuto un gran da fare in questi giorni alle prese con soggetti molesti. Intorno alle 21 in un locale del centro storico un uomo, italiano, sotto gli effetti dell’alcol, ha seminato panico fra la clientela inducendo i titolari a chiedere l’aiuto dei carabinieri. Immediatamente una pattuglia è giunta sul posto e ha cercato di calmare l’uomo che alla vista delle divise ha dato in escandescenza aggredendo i militari. Nonostante la resistenza gli uomini dell’Arma sono riusciti a contenerlo e a farlo salire nell’auto per portarlo in caserma e identificarlo. Tuttavia durante il tragitto ha preso a pugni uno dei militari e danneggiato l’auto alla portiera. Da lì sono scattate le manette e l’uomo è stato arrestato, mentre uno dei militari è finito al pronto soccorso dove gli hanno medicato le ferite guaribili in tre giorni. Il gip Antonella Basilone ha convalidato l’arresto e lo ha condannato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale con l’obbligo di dimora nel Comune di Massa con permanenza notturna in casa.
Negli stessi giorni un’ambulanza del 118 ha chiesto l’intervento dei carabinieri durante il soccorso a un rumeno che giaceva per terra nei pressi della stazione ferroviaria. L’uomo è stato così accompagnato al pronto soccorso, ma alla vista della pattuglia ha inveito contro i carabinieri minacciandoli e rifiutando di dare le proprie generalità. Dopo la visita da parte del medico che ha constatato normali condizioni di salute, l’uomo è stato portato in caserma dai militari per l’identificazione. Tuttavia rifiutandosi di salire sull’auto di servizio ha cercato di scappare e nel parapiglia ha preso a pugni un carabiniere e distrutto con una testata il lunotto posteriore dell’auto di servizio. Da qui la denuncia per resistenza molesta, percosse al pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto di dare la propria identità. Anche in questo caso è scattato l’arresto che la giudice Basilone ha confermato e, dopo il rito della direttissima, ha previsto l’obbligo di dimora nel Comune di Massa con permanenza domiciliare notturna dalle 23 alle 6 del mattino.