Muore nel sonno a 52 anni. Lavorava in prefettura. Era un ex atleta

Massa, Cristiano Bedini aveva giocato a calcio. Ora praticava il ciclismo. Città sconvolta per la scomparsa improvvisa

Cristiano Bedini

Cristiano Bedini

Massa, 23 settembre 2022 - Addormentarsi senza fare più risveglio. E’ accaduto a Cristiano Bedini, 52 anni: si è spento nel suo letto, forse per problemi cardiovascolari. Una perdita dolorosa e inaspettata quella dell’ex atleta che continuava a tenersi in forma andando in bicicletta. Conduceva una vita sana e per questo risulta ancor più inconcepibile e dura da accettare la sua scomparsa. Un destino crudele quello che si sta abbattendo sulla famiglia Bedini che soltanto pochi anni fa aveva perso un altro suo componente: In un incidente lungo la bretella Lucca-Viareggio il 30 aprile 2019 era morto il fratello minore di Cristiano, don Beniamino, amatissimo parroco di Capezzano Pianore. Aveva 46 anni.

Cristiano, che lavorava in Prefettura a Massa, lascia la moglie e due figlie, Fiammetta e Beatrice, già maggiorenni. Al dolore profondo dei familiari si unisce il cordoglio di un’intera città. Gli sportivi, soprattutto quelli avenzini, lo ricordano per essere stato uno degli eroi della storica San Marco di mister Marracci che vinse due campionati consecutivi arrivando dalla Prima Categoria sino all’Eccellenza dove si rese autrice di un incredibile girone d’andata terminato al secondo posto in classifica prima che finissero i soldi. Cristiano era uno dei baluardi difensivi di quella fantastica squadra composta da tanti grandi giocatori ed ha contribuito a scrivere pagine indelebili per il calcio carrarese. Tristezza anche in Prefettura dove Bedini era amato e benvoluto.

Così lo ricordano i colleghi: "Eravamo appena ieri, Cristiano e tre di noi, nello stanzone che affaccia sulla piazza a condividere il pranzo veloce. Qualche commento disincantato sul lavoro che aumenta di pari passo con gli anni, al punto da preferire l’età della pensione al decennio e più che vi resta. Due immancabili battute, le sue, e parole sui figli, con le difficoltà e i pensieri che la vita porta con sé. La vita che amava, che spingeva a pedalate sulla sua bici. La vita che invece, all’improvviso l’ha lasciato nel sonno. A trovarlo così la figlia Fiammetta, infermiera professionale, che ha provato a rianimarlo in uno sforzo disperato per riprenderlo con sé. La famiglia vuole trovare una ragione a questa fine imprevista, scioccante, che ci ha trovato tutti sgomenti, tantoche è stata disposta l’autopsia per volontà delle figlie. Intanto, noi colleghi affranti, nell’attesa dell’ultimo saluto, abbiamo organizzato una colletta per sostenere la famiglia".