ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Addio a Toto Cutugno, quell’italiano vero che era nato a Tendola. La comunità in lutto

Fosdinovo, il ricordo dei paesani: "Lo veneravamo come un idolo". Mariani: "Lo invitai per dargli una riconoscenza insieme al Comune Purtroppo la situazione è precipitata, non c’è stato il tempo..."

La visita di Toto Cutugno a Tendola nel 2020

La visita di Toto Cutugno a Tendola nel 2020

Fosdinovo (Massa), 23 agosto 2023 – La notizia è arrivata in paese come un fulmine a ciel sereno e ha raggiunto Tendola, il paese natale di Toto Cotugno, in Comune di Fosdinovo. "E’ qui che è nato nel 1943 – raccontano gli abitanti – in questa casa rosa all’inizio di Borgo Alfieri con Via 1° Maggio: era uno dei nostri compaesani più illustri, un’icona in quanto rappresentava la personificazione della musica e della socializzazione, le caratteristiche innate della nostra gente".

Il padre si chiamava Salvatore ed era un militare di carriera in Marina alla base navale di La Spezia, la madre Olga era originaria proprio di Tendola. "E’ stato in paese fino all’età di 6 anni, ha fatto in tempo a fare la prima elementare qui da noi – racconta Felice Bianchi – all’epoca, nel dopoguerra le borgate erano molto abitate e i bambini tantissimi. Ricordo che il padre suonava la tromba nella banda e lui sin da piccolo il tamburello. Poi per motivi di lavoro, la famiglia si è spostata a La Spezia, in piazza Saint Bon, nei pressi della stazione ferroviaria. Attorno al 1965 aveva creato un complesso musicale, “Toto e Tati“, suonavano nei locali emergenti come “L’Ombrosa“, in Bottagna dopo Ceparana, all’“Alhambra“ di Sarzana e “La Mecca“ a Marina di Massa – racconta Bianchi – Da allora è divenuto il nostro idolo. Sia i suoi coetanei che noi ragazzi di qualche anno più giovani, facevamo sempre puntate giù in città e sul mare quando sapevamo che il suo complesso si sarebbe esibito".

"L’avevo contattato dopo Natale 2022 per dargli una riconoscenza assieme al Comune di Fosdinovo, l’avevo invitato anche in coincidenza con i suoi 80 anni – ha detto Mario Mariani, presidente della Mutuo Soccorso di Tendola – Ma non è stato possibile. Poi ci siamo sentiti l’1 gennaio e poi a fine febbraio. Parlando con suo figlio siamo rimasti in attesa di un suo miglioramento, era molto stanco e ci siamo posti seriamente il problema se la cosa sarebbe stata fattibile. Ma la situazione è precipitata e oggi purtroppo la triste realtà".

In paese Toto era quasi venerato: la tristezza traspare apertamente fra gli avventori “Dalla Mirka“, l’unico bar del paese a fianco della piazzetta sottostante la chiesa parrocchiale.

«Gli facciamo una targa – mormorano i presenti – e la appendiamo da qualche parte nel paese?". "Al “Muretto dell’Amore“, a suo tempo, di Toto abbiamo preso il calco della sua mano in occasione di una sua visita – spiegano Ursula e Sergio Rojas –. E ora che ci ha lasciato sarà una specie di monumento a suo ricordo. I suoi fans, a Tendola, potranno toccare la sua mano". "Gli vorrei mandare questo messaggio – dice ancora Mariani – "Cantaci le tue canzoni dal cielo, Toto, a noi tutti".

Roberto Oligeri