REDAZIONE MASSA CARRARA

Addio a Giorgio Vanelli, il ‘Conte’ del marmo Una vita spesa tra la cava e il laboratorio

L’imprenditore morto a 81 anni. Già nell’Ottocento esportava marmo in tutta europa e la mission trasmessa ai figli Gualtiero e Fiammetta

Addio a un vero ‘Conte’ del marmo, una persona semplice amata da tutti i suoi operai. Dopo una lunga malattia, a 81 anni, si è spento Giorgio, lasciando un vuoto nella famiglia Vanelli, un grande dolore per la moglie Marzia Dazzi, i figli Gualtiero e Fiammetta e gli amati nipotini, che sono stati la gioia dei suoi ultimi momenti di vita. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di Nazzano, la parrocchia di famiglia poco distante dalla sua amata casa, la storica villa Derville che sovrasta Bonascola contornata da cipressi secolari e nelle cui stanze conserva tesori immensi come le statue di Giovanni Antonio Cybei.

Se ne va con Giorgio un pezzo della storia della città e la sua morte lascia un segno profondo in quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti umane. Grande imprenditore del marmo e titolare della Aldo Vanelli Marmi, persona semplice e cordiale che si è sempre mosso con sobrietà. Elegante nell’abbigliamento e nei modi di fare non ha mai ostentato nulla in tutta la sua vita, dando lezioni di stile a tanti. Una modestia e una nobiltà d’animo che gli era valsa il soprannome di ‘Conte’, e gli calzava a pennello tanto che molti pensavano fosse un titolo nobiliare reale visto il suo atteggiamento raffinato.

"Marzia e Gualtiero con Anna e Giulio, Fiammetta con Gregorio – scrivono dalla famiglia Vanelli – annunciano con grande tristezza la perdita dio Giorgio Vanelli, marito padre e nonno indimenticabile. Un particolare ringraziamento all’amico Franco Ferrarini e a Luana Bondielli per l’amore e la dedizione con cui si sono occupati di lui". Giorgio Vanelli per tutti il ‘Conte’ aveva saputo instaurare rapporti di amicizia con le persone che lo circondavano, si è fatto stimare per le sue qualità umane e una filosofia di vita semplice, che lo vedeva sempre in linea nell’azienda di via Ilice a Carrara ma anche al monte nelle cave di proprietà della famiglia, nel monte Bettogli e a Poggio Silvestre.

Uno spirito imprenditoriale che nei Vanelli si tramanda da generazioni, già dall’Ottocento la cava Vanelli forniva il marmo per la costruzione di opere pubbliche nelle più importanti capitali europee, una mission che Giorgio ha portato avanti con successo e che ha tramandato anche ai figli, gli imprenditori Gualtiero e Fiammetta. Tantissime le manifestazioni di affetto che sono arrivate alla famiglia non appena la notizia della morte di Giorgio si è diffusa in città.

Alessandra Poggi