
"Lo sport è l’anima della vita di una persona". E’ questo il motto di Alessandro Spagnoli, l’atleta carrarese che nel 2019 ha vinto il titolo mondiale nel tiro a volo paralimpico, categoria PT2 fossa olimpica, e che domani mattina alle 12 in Comune riceverà la benemerenza civica all’interno del consiglio comunale. E solo venerdì sera Spagnoli aveva ricevuto dal Panathlon il premio "Fair play" alla promozione, perché "quasi incredulo dei suoi successi, ha invitato i giovani a provarci perché niente è impossibile". Un grande esempio di uomo per le giovani generazioni e di determinazione nel perseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo.
"Per principio – spiega l’atleta – non mi piango mai addosso e non mi arrendo facilmente, so benissimo che è proprio dalle sconfitte che partono i successi perché da una vita facile non nasce niente, mentre dalle difficoltà escono i successi. È la parabola dello sport che devi applicare anche alla vita" dice Spagnoli, classe 1972 che gioisce dei successi ma ammette anche le sconfitte, "perché è da queste che arriva la forza per imparare a gestire i momenti critici e per nuovi spunti di lavoro in allenamento".
Da giovane Spagnoli si era dedicato al calcio (ruolo terzino e mezzala, sempre sulla fascia sinistra) e dal vivaio della Fiorentina, era poi andato al Lido di Camaiore sognando una carriera da calciatore. Ma non ha disdegnato neppure la bicicletta. Il tiro a volo entra nella vita di Spagnoli un anno dopo l’incidente stradale del 2010 con la moto: bacino rotto e conseguenze permanenti alla gamba sinistra. C’è chi non riesce a riprendersi, chi invece, come lo stesso Spagnoli, prova a rialzarsi con grande determinazione, come del resto ha fatto. "Lo sport – prosegue – ci insegna a fronteggiare anche gli aspetti più feroci della vita. Anzi, forse quegli aspetti rappresentano proprio il bello dello sport. Fare attività sportiva da paralimpico comporta sforzi notevoli dal punto di vista fisico-atletico, ma anche e soprattutto dal punto di vista economico – continua Spagnoli che per allenarsi deve andare tre volte la settimana nella struttura sportiva di Pisa – le vere difficoltà della vita non sono quelle fisiche ma quelle morali".
"A tutti coloro che – prosegue nel suo racconto –, fuori dal nostro ambiente, mi chiedono di spiegare come si svolge la nostra vita di paratleti, io puntualizzo sempre che quello che ha fatto la Fitav per la nostra categoria non lo ha sicuramente mai fatto nessuno prima. E dopo l’oro iridato del 2019, Spagnoli ha conquistato un argento e un bronzo mondiale, rispettivamente nel 2021 a Brno (repubblica Ceka) e nel 2022 a Monaco, in Baviera, e a dicembre sarà a Dubay, ancora per il mondiale. E anche titolo mondiale a squadre nel 2020. Spagnoli ha un sogno nel cassetto: avere un impianto di tiro a volo a Carrara "al di là dei pregiudizi, è uno sport educativo e per i paratleti sarebbe l’opportunità di condurre una corretta preparazione per partecipare a tante bellissime manifestazioni. Ho iniziato quasi per gioco e adesso sono ai massimi livelli, sarebbe bello che il movimento si allargasse".
Spagnoli riceverà la benemerenza civica domani in Comune. La cerimonia si aprirà con i saluti del presidente del Consiglio comunale Cristiano Bottici e della sindaca Serena Arrighi, di seguito gli interventi di Paolo Pasquali Presidente Panathlon Carrara e di Daniele Carmassi presidente provinciale del comitato italiano Paralimpico. Quindi, la consegna a Alessandro Spagnoli dell’Alta Benemerenza civica con la lettura della motivazione.
Maurizio Munda