Centotrenta, fra i 9 e i 18 anni, gli atleti entrati in acqua per la “Nimbus Surf Hero”, seconda tappa nazionale del Campionato Italiano di Surf. Organizzata dal Nimbus Surfing Club di Marina di Pietrasanta presso il pontile di Forte dei Marmi nelle prime due settimane di dicembre, per quattro giorni la gara ha chiamato a raccolta da tutta Italia gli astri nascenti dell’onda. Elemento distintivo di questo appuntamento è stato l’alto livello qualitativo e tecnico dei ragazzi: “Con un numero maggiore di atleti nelle categorie più giovani, segno di uno sport in crescita. La visione delle società sportive è cambiata – commenta Giovanni Briganti, presidente del Nimbus Surfing Club – C’è molta professionalità, oltre ad un grande fair-play”.
Divisi in due gruppi - Under 12 e Under 14 nel primo fine settimana di dicembre, Under 16 e Under 18 nel secondo - la Nimbus Surf Hero, seconda tappa di tre dopo Santa Marinella e prima di Buggerru in Sardegna che si disputerà entro la fine dell’anno, ha visto la soddisfazione degli organizzatori. Fa decisamente ben sperare la grande dimostrazione tecnica delle categorie più giovani. “Il livello è cresciuto molto rispetto all’ultima edizione. Abbiamo notato un notevole distacco tecnico e fisico tra chi è nel giro della nazionale e gli altri: investendo, i risultati migliorano – prosegue Giovanni Briganti - I club devono puntare sulla formazione, sugli istruttori, sui preparatori atletici. Gli atleti con una società sportiva strutturata alle spalle hanno dimostrato maggiore concentrazione erisultati. Se il livello tecnico è stato migliore fra i più giovani che non fra gli Under16 e 18, significa che i bambini partono con visioni diverse, già da atleti e non da semplici appassionati di onda".
Buoni i piazzamenti dei ragazzi locali. In tre delle quattro finali (U14, U16 e U18) sono arrivati dei Versiliesi: per l’U18 un ragazzo di Cinquale, uno di Lido di Camaiore e uno di Viareggio mentre il vincitore U14 è Samuel Manfredi della Black Wave di Viareggio. "Ciò significa che la Versilia è una fucina di campioni", ha concluso un soddisfatto Giovanni Briganti.