
Trasferta-trabocchetto, oggi, per la Lucchese ad Alessandria, sulla falsariga di quella di Montevarchi. Perché i grigi allenati da Maurizio Lauro, dopo la vittoria di Recanati, hanno visto riaccendersi le speranze della salvezza, senza dover passare attraverso i play-out e, quindi, giocheranno una partita dai grandi contenuti agonistici, più che tecnici.
La Lucchese dovrà fare altrettanto, lasciando da parte il "fioretto" ed usando, invece, la "spada". Perché è troppo importante non fermarsi proprio ora che il campionato sta entrando nella sua fase cruciale, dove anche un punto può fare comodo in chiave play-off.
La squadra è salita in Piemonte con ritrovate certezze un po’ in tutti i settori, compreso quello offensivo, dove la scelta fatta da Maraia di rinunciare al centravanti classico e di schierare il tridente leggero si è dimostrata la più affidabile.
Ma che tipo di partita sarà? "E’ una trasferta molto bella – ha attaccato il trainer alla vigilia –, perché giocare al “Moccagatta” ha sempre un suo fascino; stadio storico e, quindi, già questo è stimolante di per sé. E’ una gara che ha tanta importanza. Non so se verrà fuori una partita simile a quella di Montevarchi. So, invece, che ci sono otto finali che la Lucchese giocherà per conquistare il massimo risultato. La squadra va ad Alessandria per cercare la vittoria; poi, come sempre, bisognerà tenere conto anche dell’avversario che, pure per opposti interessi, farà altrettanto. In questo finale di campionato non c’è tempo per fare tanti calcoli. Queste ultime partite dovranno essere giocate al massimo per centrare il massimo obiettivo".
Poi Maraia ha parlato dell’Alessandria. "E’ un avversario – ha detto – diverso da quello dell’inizio di campionato. Ha avuto dei problemi societari, poi di squadra; poi la squadra, piano piano, ha trovato l’equilibrio, ha inserito giocatori importanti anche al mercato di gennaio ed oggi l’Alessandria è una squadra rispettabilissima che ha le sue "armi" e anche i suoi limiti, come tutti; ma è una squadra viva che dovrà essere affrontata con molta attenzione. Ai ragazzi avevo chiesto di giocare al massimo le ultime dieci partite. E mi pare che, fino ad oggi, le risposte siano state positive, al di là del risultato. Si tratta di continuare con questo atteggiamento per cercare di centrare l’obiettivo che sta a cuore a tutti".
Settimana senza particolari intoppi. "Abbiamo preparato bene la gara – ha aggiunto Maraia – : contro l’Ancona abbiamo dato dei segnali di personalità positivi che vanno colti anche dai ragazzi. Poi, è chiaro, non basta la sola personalità. Ci vuole anche il resto, cioè umiltà, determinazione, spirito di sacrificio".
"A parte qualche giocatore, come De Maria e Bianchimano e qualche altro che si trascina dietro piccoli acciacchi – ha detto l’allenatore rossonero – , tutti gli altri sono a disposizione".
E sono in arrivo tre partite in otto giorni: oggi ad Alessandria, martedì sera contro il Siena e, poi, sabato prossimo a Gubbio. "Tre gare importanti – ha concluso Maraia – come lo sono tutte le ultime otto che decideranno il finale di campionato. E’ chiaro che tre impegni così ravvicinati impongono di tenere conto degli aspetti fisici. Sarà necessario gestire al meglio la situazione. Il valore delle tre partite è, però, identico: chi andrà in campo dovrà dare il massimo".
Infine la probabile formazione: Cucchietti; Quirini, Tiritiello, Benassai, Alagna; Tumbarello, Franco, Visconti; Rizzo Pinna, Panico, Bruzzaniti.
Emiliano Pellegrini