Forza Italia: "Mai inciuci con il Pd"

Dopo il vertice del centrodestra, ora Mallegni smentisce che ci fosse l'ipotesi

Massimo Mallegni (Forza Italia)

Massimo Mallegni (Forza Italia)

Lucca, 23 agosto 2015 - Niente inciuci con il Partito Democratico. Ci mancherebbe. Mica siamo Verdini e company. Il vice coordinatore vicario di Forza Italia in Toscana, nonché sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni (dopo che l’assemblea degli eletti del centrodestra nei Comuni della Provincia ha respinto quasi all’unanimità l’ipotesi dare vita a una lista unica con il Pd per arrivare a dividersi i dodici consiglieri) prende le distanze da qualunque ipotesi di accordo. Il tutto dopo aver sostenuto l’altra sera, di fronte a una sessantina di persone, che quella dell’accordo era, insieme all’ipotesi di non partecipare al voto, l’unica strada percorribile.

A distanza di 48 ore arriva dunque una smentita secca: la smentita di un accordo che, invece, era più che nell’aria. Come confermato da numerosi esponenti anche del Pd. E sul terreno dell’accordo, poi saltato, c’erano proprio Forza Italia e Pd stesso. «Un accodo accordo con il Pd? Ma per favore. E’ già scandaloso - replica Mallegni - ritrovarci qui a rinnovare il consiglio provinciale di un ente con cui Renzi ha imbrogliato gli italiani dicendo che non doveva più essere presente nello scenario istituzionale nazionale. Ci ha preso in giro anche questa volta. Le province non esistono più ma perché dobbiamo mostrarci ai cittadini come coloro i quali vogliono andare a ricoprire le cariche di consigliere o presidente di un ente apparentemente scomparso? Si arriva al voto non per una votazione degli elettori, non si fa campagna elettorale e non c’è un mandato da attuare all’interno dell’ente che di fatto è castrato ed inutile. E’ squisitamente una elezione di tipo istituzionale con un accordo tra consigliere comunali e sindaci».

Quanto all’accordo, definito istituzionale per quanto a quasi tutti i rappresentanti del centrodestra sia sfuggita la distinzione con uno politico, Mallegni parla di un’ipotesi, un ragionamento tutto interno al centrodestra e fa due conti. «I Comuni governati da rappresentanti del Pd sono 29 su 35. Se vogliamo fare una vera opposizione al Pd - spiega - con cui mai farei un inciucio, dobbiamo ripartire da un’aggregazione alternativa alla sinistra provinciale e nazionale presentando una lista che rappresenti l’opposizione ai 29 comuni governati dal Pd; un’opposizione di alternativa trasversale a questo Pd». Un’apertura anche a Del Ghingaro? Mallegni assicura che Forza Italia non è un partito estremista, ma moderato che vuole tuttavia marcare la differenza fra l’egemonia della sinistra toscana. «Nessuno di noi ha mai avuto intenzione di fare inciuci con il Pd - aggiunge - a maggior ragione io e il coordinatore provinciale Maurizio Marchetti, che siamo il risultato dell’alternativa al Patto del Nazareno. Siamo alternativi alla vecchia classe dirigente di Forza Italia. Non siamo gente da inciuci».

L’incontro tra i rappresentanti del centrodestra, durante il quale l’imbarazzo di Mallegni era evidente per la piega presa dalla serata, viene comunque giudicato importante. «Abbiamo la necessità di ritrovare all’interno delle forze alternative al Pd e alla sinistra, una unità di intenti per affrontare gli obiettivi amministrativi che vedranno impegnati i comuni di Seravezza, Forte dei Marmi, Camaiore, Lucca ed altri, chiamati presto al rinnovo del sindaco. L’incontro è stato un passaggio importante – conclude - perché ci ha permesso di ritrovarci, di fare una analisi e di confrontarci. Forse qualcuno ha frainteso un analisi politica profonda, anche all’interno di Forza Italia». Fabrizio Vincenti