REDAZIONE LUCCA

Les Italiens de Paris, la grande mostra sbarca a Lucca

Taglio del nastro al L.u.c.c.a. il 17 ottobre. In esposizione maestri come De Chirico e Savino

De Chirico, 'Cavallo e zebra'

Lucca, 12 ottobre 2015 - Nel cuore brulicante della capitale dell'arte che conta, là dove si scrissero pagine eccellenti del contemporaneo. Qui, come una travolgente corrente che con la sua forza espressiva ha lasciato il segno, sorse un movimento pronto a rileggere l'arte da un'ottica incosueta, per riaffermare gli elementi rinascimentali che avrebbero rilanciato l'arte italiana nella capitale francese. Sono Les Italiens de Paris, protagonisti a Lucca per la grande mostra al L.u.c.c.a. - Lucca Center of Contemporary Art, cinquanta straordinari dipinti realizzati da maestri come De Chirico o Savinio. Taglio del nastro il 17 ottobre (fino al 14 febbraio).

Dal 1928 al 1933 Les Italiens de Paris rimasero fedeli a una specie di contratto mai scritto, a un sodalizio che, da certi punti di vista, senza vincolare la libertà espressiva di ognuno, cercava di riaffermare l'importanza dell'arte visiva italiana del qui e ora, e il desiderio di rimanere ancorati sui valori unici di un passato che non poteva essere cancellato dalle velleità e dalle rivoluzioni percettive delle Avanguardie Storiche. Anche se i sette artisti italiani - Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, René Paresce, Gino Severini e Mario Tozzi - mai sempre presenti e mai sempre da soli nelle varie mostre del Gruppo, erano molto differenti sul piano delle idee, dei propositi artistici e degli esiti estetici, poco importava perché, probabilmente, in modi e tempi differenti, stava prevalendo un senso di egocentrico patriottismo che non si vedrà mai più nell'arte italiana. Un gruppo che potremmo definire dalla doppia anima: quella dei fratelli De Chirico, più vicina allo spirito surrealista – anche se il loro fu un vero e proprio amore-odio nei confronti del gruppo di Breton –, e quella di Tozzi, Campigli e Paresce, almeno in parte più vicina al Realismo magico e a Novecento di Margherita Sarfatti.

L'esposizione lucchese si conclude con l'omaggio a Giorgio de Chirico realizzato nel 1968 da Ezio Gribaudo, artista e amico personale del maestro della metafisica, insieme a due opere dei grandi Amedeo Modigliani e Ardengo Soffici. Biglietto Intero: 9€; biglietto ridotto: 7€ (per gruppi superiori alle 15 unità; minori di 18 e maggiori di 65 anni; residenti nel Comune di Lucca; scolaresche (primarie e secondarie), universitari, insegnanti; disabili; soci: Arci, Edumuseicard, Fai, Touring Club Italiano, Cra, giornalisti stranieri con tesserino, guide turistiche con tesserino). Gratuito per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatore disabile, due accompagnatori per scolaresche, giornalisti italiani con tesserino, guide turistiche di Lucca con tesserino, soci Icom, militari e forze dell'ordine con tesserino. Per info: 0583.492180; [email protected].