Il “Gianni Schicchi“ di Fischer: "Divertente e vicino al pubblico"

Stasera e domani al Teatro del Giglio di Lucca con la prestigiosa Budapest Festival Orchestra

Ivàn Fisher

Ivàn Fisher

Lucca, 11 novembre 2023 – Cresce l’attesa per l’esibizione al Teatro del Giglio di Lucca dell’opera di Giacomo Puccini “Gianni Schicchi”. L’esibizione è in programma stasera alle 20.30 con replica domenica alle 17. Si parla di un evento imperdibile dal momento che a dirigere l’opera sarà il Maestro Iván Fischer, direttore d’orchestra, compositore e regista dell’opera, considerato uno dei musicisti più lungimiranti e creativi, colui che ha fondato – ormai 40 anni fa – la prestigiosa Budapest Festival Orchestra.

Tra gli artisti che si caleranno nell’opera pucciniana, figurano tra gli altri Nicola Alaimo e Giacomo Prestia, Anna Maria Chiuri e Benedetta Torre. La rappresentazione, inoltre, si inserisce nell’ambito dei grandi eventi del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane per il centenario della morte del compositore (Lucca 1858 - Bruxelles 1924) presieduto dal maestro Alberto Veronesi. Come in molti conoscono, Gianni Schicchi è un’opera comica, in un solo atto su libretto di Giovacchino Forzano su un episodio del Canto XXX dell’Inferno di Dante.

Maestro, ci racconti la “sua” Gianni Schicchi.

"Non sarà una classica rappresentazione e posso anticipare che risulterà molto divertente; una esibizione leggera ma, al tempo stesso, vicina al pubblico. La buca, per esempio, sarà coperta noi saremo e ci sentiremo vicini al nostro pubblico".

Chi è stato, secondo lei, Giacomo Puccini?

"Un compositore geniale, con uno stile completamente nuovo e personale: nessuno, prima di lui, era riuscito a essere così; Puccini è riuscito a trovare immediatamente il contatto con il pubblico, e per questo possiamo affermare che sia stato un compositore molto popolare".

Lei nel 1983 ha fondato la Budapest Festival Orchestra: che cosa ha caratterizzato questa scelta?

"Io sono abituato a lavorare sempre sul repertorio lirico in modo che la musica e il teatro siano uniti attraverso una combinazione organica; mi piace parlare di un teatro musicale e di una musica teatrale, questo è il senso che ispira la BFO".

Le riconoscono anche meriti che afferiscono all’area degli educatori: qual è il senso di questa attribuzione?

"Francamente non lo so, però posso dirle che ho fondato questa compagnia per fare opere, un po’ come i danzatori fanno con il proprio gruppo di persone; una scelta che significa dare vita ad artisti creativi, in grado di sviluppare la propria muiscalità nel repertorio orchestrale".

Entrambe le esibizioni saranno aperte da brani sinfonici e lirici di Puccini: a che cosa è dovuta questa scelta?

"Di Puccini non troviamo molta musica da camera, ma da giovane ha scritto tre, quattro pezzi per studio che trovo essere molto interessanti; proponiamo quindi il Puccini “giovane” che rappresenta una rarità".

Lei dirigerà quest’opera al Teatro del Giglio, un teatro non certo grande ma importante perché Lucca è la città di Puccini.

"Questo teatro non è grande ma non ha importanza; è importante, invece, il fatto che Puccini abbia lavorato qui; in Italia esistono piccoli teatri dove proporre Puccini è del tutto normale. Ma quello che mi fa piacere sottolineare è che sono felice ed entusiasta di fare quest’opera a Lucca, ne sono onorato".