Vive in auto per non lasciare il cane. Si scatena la solidarietà sui social

Il Comune di Lucca: "Contributi per l’affitto se trova un alloggio"

Salvatore con il suo Spank

Salvatore con il suo Spank

Lucca, 12 gennaio 2018 - Salvatore dorme in auto abbracciato al suo cane Spank, perché con il suo magro stipendio non riesce a trovare un posto dove stare. Ieri, dalle pagine de La Nazione ha lanciato un appello, per reperire un monolocale o una stanza, dove vivere con il suo amico a quattro zampe.

Intanto è partita una sorta di gara di solidarietà, che sta coinvolgendo sempre più persone. In particolare, sui canali social come Facebook in molti hanno rilanciato il suo appello. «Si è creato un movimento di persone attivatesi per aiutarmi – racconta Salvatore – e questo mi fa davvero piacere. Qualcuno mi ha anche fissato un appuntamento con l’assessore alle politiche della casa del Comune di Capannori, Francesco Checcetti, che ringrazio per l’interessamento e per avermi fatto ricevere all’ufficio servizi sociali. Purtroppo, mi è stato risposto che avendo la residenza nel Comune di Lucca, non possono fare niente per il mio caso, ma che si interesseranno comunque alla cosa, contattando anche la collega di Lucca». Quindi la strada di un aiuto istituzionale da fuori Comune per Salvatore non appare percorribile.

Per adesso la sua casa resta l’auto. Da qualche mese infatti Salvatore, lucchese di 53 anni, ha dovuto lasciare la casa di sua madre, dove era andato a vivere dopo aver rotto una convivenza durata oltre 10 anni. «Mia madre però – ha raccontato a La Nazione – è allergica al pelo del cane. Stare da lei era diventato impossibile, ci rimetteva di salute, quindi piuttosto che abbandonare il mio Spank, dopo otto anni insieme, ho scelto la strada. Dal Comune di Lucca mi hanno detto che se trovo un posto, mi possono passare un contributo per pagare l’affitto».

La difficoltà sta nel fatto che Salvatore riscuote poche centinaia di euro al mese, visto che lavora in una cooperativa sociale per poche ore al giorno, ed è invalido al 74% per «broncopneumatia cronica ostruttiva. Troppo pochi soldi – racconta - per permettermi di pagare un qualsiasi affitto».

Barbara Di Cesare