"Un unico proprietario per i beni pucciniani"

La proposta del Maestro Alberto Veronesi, nuovo presidente della Fondazione Puccini. "Necessario un dialogo fra i vari Enti"

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Formalizzato il cambio della guardia ai vertici della Fondazione Puccini, dove il maestro Alberto Veronesi si è ufficialmente insediato, dopo la nomina ricevuta dal sindaco Pardini, e ha tenuto venerdì la sua prima riunione davanti al consiglio di amministrazione che è stato confermato in toto. Veronesi ha presentato le sue linee guida con vorrebbe caratterizzassero il suo mandato er valorizzare l’immenso patrimonio storico, culturale e artistico legato al nome di Giacomo Puccini.

"È per me un grande onore – ha detto – essere nominato presidente della Fondazione che è stata creata dal Comune di Lucca su impulso di Rita Dell’Anna Puccini, nuora del compositore. Riconoscimento che spetta al sindaco del Comune di Lucca, Mario Pardini, e al consiglio comunale tutto, a cui vanno quindi i miei ringraziamenti più sentiti. È per me un onore prendere il testimone che fino ad oggi è stato tenuto da Alessandro Tambellini, e proseguire nell’opera di rilancio della Fondazione che lui e il cda della Fondazione hanno così bene perseguito".

"Sarà necessario fare dialogare tra loro tutte le Fondazioni – ha aggiunto – tutti i luoghi, tutte le sedi care al maestro, e cercare i punti di contatto piuttosto che i punti, come spesso nel passato, di attrito. Sarà necessario anche, nei limiti del possibile, riunire in una unica entità i beni del maestro, tutte le ville, tutte le proprietà. Il Maestro Puccini avrebbe guardato con fiducia all’atteggiamento dei sindaci di Lucca, Viareggio e Pescaglia, che stanno portando avanti con intelligenza una scambio di vedute e una impostazione di sistema nel considerare le terre di Puccini. Nello stesso tempo è indubbio che Lucca, nell’ambito di questo sistema, è stata finora, almeno dal punto di vista dello spettacolo dal vivo, meno valorizzata di altri territori, ed è necessario oggi un riequilibrio nel campo spettacolistico. In questo senso tutta la fascia tirrenica ha bisogno di un dialogo per dare e raggiungere una autonomia produttiva e di spettacolo rispetto alla importanza finora attribuita alla città di Firenze. La Fondazione Giacomo Puccini, potrà, se il cda lo vorrà e le istituzioni lo vorranno, essere il collante e l’ambito di una nuova fioritura produttiva e di spettacolo della Toscana occidentale". Infine, un appello all’Istituto Boccherini.

"Mi rivolgo facendo fin d’ora un appello all’istituto Boccherini – ha concluso – per proseguire e rafforzare, anche in senso didattico, la collaborazione con la Fondazione, ringraziando fin d’ora l’istituto, così ben guidato, per mettere in atto questo sforzo che aggiungerebbe un altro tassello al prestigio della città".

F.Vin.