
Un anno fa la tragedia di Torre. Intanto salgono a 42 le persone sotto inchiesta
Un anno fa, il 27 ottobre, la tragedia di Torre, la spaventosa esplosione di gas che spazzò via due abitazioni e costò la vita a tre persone: Luca Franceschi, 69 anni, la compagna Lyudmyla Perets di 44 e la 26enne Debora Pierini che pure riuscì a dare alla luce con un cesareo di emergenza il piccolo ante.
L’inchiesta del pm Antonio Mariotti è ancora nella fase dell’incidente probatorio davanti al gip Alessandro Trinci. E proprio il pm, alla luce di alcune risultanze investigative, ha chiesto e ottenuto dal gip di inserire altri 5 indagati. Si tratta di figure tecniche di vertice della Gesam, collegate alla realizzazione, collocazione e manutenzione della prima tubatura del gas dell’edificio saltato in aria, in qualche caso risalenti addirittura agli anni 1992 93. Gli indagati salgono quindi a 42: per tutti, i reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo, esplosione, crollo colposo e lesioni personali.
Il nodo dell’inchiesta ruota intorno alla perforazione riscontrata dai periti sulla vechcia tubatura interrata del gas di Gesam. Da lì il gas era filtrato nel terreno e aveva trovato una cassa di espansione nella soprastante fossa biologica degli scarichi, risalendo poi dalle tubature fino al bagno dell’abitazione di Davide Giracello e della moglie Debora Pierini. La tubatura era stata installata in modo regolare? Anche la relativa guaina era in regola? Cosa ha causato la perforazione del tubo? E si sarebbe potuta evitare la tragedia con accortezze maggiori? Sono solo alcuni dei quesiti al centro dell’indagine. Intanto restano il dolore e i ricordi.
"Luca Franceschi, compagno comunista che in passato aveva militato in organizzazioni della sinistra – ricorda la FILT-CGIL di Lucca – era stato a lungo Segretario della Rappresentanza Sindacale Aziendale della FILT-CGIL alla Mo.Ver, l’azienda che gestisce i parcheggi di Viareggio, e per diversi anni attivo componente dei Comitati Direttivi della FILT e della CGIL della provincia di Lucca. Andato in pensione, si era iscritto al Sindacato Pensionati della Cgil. A Luca siamo riconoscenti per tutto quanto ha fatto, con competenza e passione, per la classe lavoratrice e per il sindacato. Ad un anno dalla loro tragica scomparsa vogliamo quindi ricordare Luca e Lyudmyla, con grande rimpianto ed affetto".
Paolo Pacini