
“Premetto: è bello, bellissimo tornare al lavoro – dice Marilina Sari, proprietaria dello storico ristorante Da Giulio in Pelleria –. Per gente come noi abituata a lavorare minimo 12 ore, con i prestiti sulle spalle e diverse persone alle dipendenze, si rischiava altrimenti di uscirne pazzi. E i clienti ci hanno premiato subito. Nel primo giorno abbiamo avuto a pranzo, nel nostro ampio spazio esterno sotto le Mura, una trentina di persone. E poi abbiamo già tante prenotazioni per la settimana, fine settimana compreso. E qualcuna anche per l’estate. Ma restano due note amare“. “Noi siamo fortunati perchè possiamo contare su un buon numero di tavoli esterni ma i colleghi – spiega Marilina – nella maggior parte dei casi non sanno come fare. Se fosse dipeso da me avrei aspettato tre settimane in più, con un lockdown rigido, per poi far aprire tutti, anche all’interno del locale e poter tornare a lavorare tutti con un animo più leggero“. Ma la spina nel fianco, non solo per la proprietaria dello storico locale, è stata anche la concorrenza, ad esempio degli autogrill. “Se si dice che sedersi a mangiare senza mascherina è pericoloso per i contagi negli ambienti al chiuso, si dice per tutti: per le mense e anche per gli autogrill che hanno lavorato tutto il tempo senza neanche l’obbligo della tracciabilità nè di aprire una finestra per areare il locale. Se il virus è pericoloso, e personalmente non sono una di quelli che sottovaluta, lo è per tutti“.
Laura Sartini