Tenta di raggirare un uomo nel parcheggio con la truffa delle arance

La truffa delle arance, perché adesso sono di stagione, ma potreste chiamarla della frutta in generale. Fingendo di conoscere una persona gli offrono una cassetta di mele, pere, agrumi. La caricano a forza sulla vettura del malcapitato e allora da regalo diventa richiesta di un contributo, di solito tra i 10 e i 20 euro. Peccato che il primo strato di frutta sia buono e si riconosce a vista, quello sotto, nascosto è marcio. E’ ormai famosa, ma purtroppo ci sono persone che ancora rimangono beffate. Per fortuna l’altopascese che è stato agganciato l’altra sera nel parcheggio dello stadio della cittadina del Tau ha respinto al mittente ogni tentativo. L’uomo è stato avvicinato da un tizio il quale, secondo il cliché ormai consolidato, ha fatto finta di conoscerlo, di essere un suo vecchio amico: "Ciao, come stai? Non mi riconosci?".

Tutto ciò inventandosi magari un nome, buttato lì a caso, per confondere le acque. L’uomo però ha declinato l’invito a ricevere le arance, di queste si trattava. La potenziale vittima, sfuggita al raggiro, ha poi segnalato quanto accaduto. Stavolta è finita bene, ma una persona anziana, ad esempio, può cascarci, perché frastornata dalle tante parole. Tempo fa è accaduto in piazza Croce. In quel caso erano fragole, rosse e invitanti all’apparenza, andate a male ed ammuffite sotto il primo strato della cassetta. Le forze dell’ordine sono state informate.

Ma. Ste.