Lucca, studio professionale con software "pirata". Scatta la maxi multa

La sanzione ammonta a 376mila euro della Guardia di Finanza con sequestro di 3 Pc sul quale erano installati

L’indagine nazionale affidata ai finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi

L’indagine nazionale affidata ai finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi

Lucca, 21 giugno 2022 - C’è anche un grosso studio professionale lucchese tra quelli denunciati e multati dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione nazionale “Underlicensing 2022“ a contrasto della pirateria dei programmi ad uso professionale, che ha visto la denuncia di 18 persone e il sequestro di 110 software di progettazione ingegneristica, architettonica, calcolo strutturale e certificazione energetica.

Nel mirino delle fiamme gialle lucchesi che hanno affiancato a livello locale i finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi, è finito uno studio professionale di Lucca dove sono stati sequestrati 4 software illegalmente detenuti e i 3 Pc dove erano installati, mentre è scattata una denuncia penale per il titolare e una maxi multa da 376mila euro. I software in questione sono “Catia“ e “SolidWorks“, entrambi utilizzati per la progettazione CAD 3D.

I finanzieri sono arrivati alla raffica di denunce e sequestri sul territorio nazionale dopo aver svolto una mirata attività di monitoraggio e analisi di rischio. Una volta raccolti sufficienti elementi in ordine a possibili situazioni illecite, hanno attivato i reparti territoriali dei comandi provinciali di Milano, Roma, Napoli, Firenze, Ancona, Trento, Brescia, Mantova, Monza, Pavia, Verona, Modena, Lucca, Novara, Latina, Viterbo, Salerno e Brindisi, che sono intervenuti nelle sedi di 25 società e studi di progettazione.

Il 70% delle società e studi controllati è risultato utilizzare software irregolari nelle attività di progettazione e disegno tecnico, sicurezza, calcolo strutturale e certificazione energetica degli edifici, anche con riferimento a ristrutturazioni ed interventi legati al superbonus 110%. Di conseguenza, i computer con i programmi “pirata”, scaricati o duplicati abusivamente, sono stati sequestrati e, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria per 18 professionisti, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del procedimento penale, sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 14 milioni di euro, pari al doppio del valore di mercato dei software illegali.

L’operazione ha beneficiato del contributo delle software-house di settore nel quadro della collaborazione e della sinergia instaurata dal Corpo mediante il S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti-Contraffazione della Guardia di Finanza), destinato alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale ed alla tutela del corretto funzionamento dei mercati di beni e servizi.