Sicurezza e commercio. Lucca è promossa (quasi) a pieni voti nell’indagine toscana

La ricerca approfondita è stata commissionata da Confcommercio. Secondo gli imprenditori la microcriminalità non è di “casa“. Per l’80 per cento degli intervistati il territorio è “tranquillo“ .

Sicurezza e commercio. Lucca è promossa (quasi) a pieni voti nell’indagine toscana

Sicurezza e commercio. Lucca è promossa (quasi) a pieni voti nell’indagine toscana

Ma la sicurezza dove sta di casa? Per i commercianti lucchesi è una piacevole coinquilina che si allontana solo ogni tanto. La percezione che gli imprenditori del commercio dichiarano rispetto alla sicurezza del proprio territorio e, quindi, del presente e futuro della propria attività, è sostanzialmente positiva. I dati sono quelli pubblicati da Confcommercio Toscana relativi all’indagine commissionata a Format Research in occasione dell’XI edizione della Giornata nazionale “Legalità, ci piace”.

Al netto di alcuni episodi anche recenti – vedi i reiterati tentativi di furto al Tenucci Store (ladri arrestati) – in linea generale gli operatori del nostro tessuto commerciale affrontano la giornata in serenità. Le province dove le ombre della microcriminalità – taccheggio, atti vandalici, razzie – incutono preoccupazione sono soprattutto Prato (in testa alla classifica toscana) con 55.7%, Pisa, 40.7%, Firenze, 38.1%. Seguono Livorno, Massa Carrara, Grosseto, Pistoia e, ai piedi della classifica, Lucca con 20.4% seguita solo da Arezzo (16.3) e Siena (14).

Secondo le aziende le cause principali dei crimini sono la mancanza di certezza della pena (59.3), la situazione economica, scarsa presenza delle forze dell’ordine e presenza di extracomunitari. Se la domanda mette a fuoco quanto ritenere grave il rischio percepito per la propria impresa la risposta è, in primis, quella di Livorno (76.6%), poi Firenze (76.5), terza sul “podio“ Arezzo (75.9%), felicemente penultima Lucca (61.8). In generale quasi nel 70 per cento dei casi gli imprenditori ritengono che fenomeni di criminalità quali atteggiamenti molesti, atti di vandalismo ecc, debbano essere denunciati. Il 30.8% lancia il sasso e ritira la mano dichiarando che dovrebbero essere solo segnalati. E un inquietante 3.6% crede che non si possa far nulla perchè sarebbe inutile.

Capitolo presenza delle forze dell’ordine, dove le percentuali più alte si riferiscono a una presenza “abbastanza o totalmente inadeguata“. La pensano così a Prato (63%), anche a Pisa (quasi 62%), Firenze (59.4), a seguire Grosseto, Arezzo, Livorno, e solo a questo punto appare Lucca (50.3) prima solo di Massa Carrara, Siena, Pistoia. Confcommercio Toscana ha voluto avvicinare la lente di ingrandimento su un problema che sta diventando vera e propria emergenza, ma per fortuna non in questi termini a Lucca.

E questo viene confermato nel dettaglio per provincia rilevato proprio dall’indagine. La domanda: “In generale pensando ai fenomeni di microcriminalità come taccheggio, atti vandalici, razzie ecc) quanto valuta sicuro il territorio dove opera la sua impresa? E qui non ci batte nessuno in Toscana dall’alto del 74.9 per cento di chi ha risposto abbastanza sicuro più il 4.7% di “molto sicuro“.

Laura Sartini