Scuola Media Leonardo Da Vinci di San Concordio

Domani è la Giornata Mondiale della Terra: celebriAmo l’ambiente e salvaguardiAmo il mondo

Agenda alla mano! Il 22 aprile è la Giornata mondiale della Terra, istituita dall’ONU nel 1970 al fine di sensibilizzare l’umanità nei confronti di problematiche che già in quegli anni affliggevano il nostro pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distribuzione degli ecosistemi, la scomparsa di piante e specie animali, l’esaurimento delle fonti di energia non rinnovabile. Grazie ad alcune iniziative didattiche che ci hanno coinvolto in prima persona ci siamo appassionati a queste tematiche. In primo luogo abbiamo partecipato a tre incontri con Armida Bandoni (responsabile educazione ai diritti umani della circoscrizione Toscana, sezione italiana di Amnesty International): abbiamo riflettuto sul rapporto tra il cambiamento climatico e gli effetti che esso ha sull’ambiente e sui diritti umani. Esso sta sconvolgendo le economie nazionali e la vita delle persone: basti pensare al mutamento delle condizioni meteorologiche, all’innalzamento del livello del mare, alle emissioni di gas, all’effetto serra.

La crisi climatica coinvolge, infatti, milioni di persone e mette a rischio il loro diritto a cibo, acqua e salute aumentando così le disuguaglianze e le ingiustizie. A pagarne il prezzo più alto sono gli indifesi come i bambini che, con i loro sistemi immunitari non ancora totalmente sviluppati, subiscono gli effetti che il cambiamento climatico ha sulla salute: dalla malnutrizione, alle malattie trasmesse dalle zanzare fino all’uso di acqua fortemente inquinata. Abbiamo poi associato l’evento del World Earth Day all’obiettivo 13 dell’Agenda 2030 che invita a promuovere azioni per combattere il cambiamento climatico. Gli approfondimenti svolti in classe ci hanno mostrato che il cambiamento climatico potrebbe rendere la Terra inadatta alla vita dell’uomo tanto che, se non ci impegniamo con azioni incisive sul piano dello sviluppo sostenibile, il futuro potrebbe essere davvero una catastrofe.

Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti insignito del Premio Nobel per la pace nel 2007,

ha dichiarato: “Ormai non ci sono dubbi che la crisi climatica rappresenti una minaccia senza

precedenti non solo per la sopravvivenza del pianeta, ma anche per le nostre idee sulla capacità della democrazia e del capitalismo di riconoscere questo problema come tale e affrontarlo con la giusta prospettiva, fermezza e urgenza”. La partita non è ancora persa, ne siamo convinti: possiamo ancora salvare il mondo, se tutti agiamo con responsabilità e con spirito di collaborazione, perché “non si è mai troppo piccoli per fare la differenza” (G. Thunberg).