San Luca: “Ferie cancellate e turni massacranti“

Personale infermieristico e oss denunciano una situazione di forte stress. "Un brutto clima che non favorisce il benessere dei pazienti"

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Sono delusi e arrabbiati infermieri e oss dell’ospedale San Luca. Una categoria impegnata in prima linea da due anni sul difficile fronte quotidiano della pandemia che adesso si sente però messa da parte e anche beffata. Invece di migliorare, la situazione sta peggiorando, secondo quanto espongono.

"Ora ci bloccano anche le ferie – , lamentano alcune infermiere – non vediamo la fine di questo lungo tunnel e i turni di lavoro sono sempre più pesanti, davvero massacranti. Siamo in pochi. Non possiamo reggere ancora a lungo in queste condizioni. Ne va anche della qualità del servizio che forniamo ai pazienti. Se sapessero in quali condizioni di lavoro ci troviamo, anche i familiari dei degenti sarebbero più comprensivi se a volte a qualcuno scappa la pazienza in reparto. Siamo sotto stress".

L’urlo di infermieri e oss del San Luca è corale. "Siamo stanchi", denunciano. "Ma niente nomi per favore abbiamo già troppi problemi...". "Ci sono colleghi malati di Covid, altri in quarantena, gravidanze non sostituite, colleghi a casa perché non vaccinati, infermieri e oss ai quali non viene rinnovato il contratto lavorativo. Dal 31 marzo scadranno anche gli oss interinali".

"Chi è in servizio – proseguono – deve lavorare per dieci. Adesso ci hanno bloccato anche le ferie. Tecnicamente sono quelle invernali, quindi revocabili per situazioni di emergenza, ma qui non abbiamo tregua, lavoriamo anche 12 ore al giorno e gli straordinari non vengono pagati. Siamo stanchi e l’azienda non fa niente di concreto per fronteggiare i problemi, parla di intoppi burocratici. Eppure ci sono reparti anche con 7-8 lavoratori certificati Covid, reparti dove la notte restano 2 infermieri e un solo oss per occuparsi di ben 30 pazienti. Non è possibile andare avanti così. Sarebbe opportuno che l’Ispettorato del lavoro venisse a verificare la situazione...".

"Io – sottolinea un’infermiera del San Luca – ho fatto gli ultimi giorni di ferie ad agosto, poi più nulla. Avevo previsto qualche giorno di ferie adesso, ma ce li hanno cancellati. E tutto questo per 1300 euro al mese. Siamo in pochi nei reparti, ma c’è anche la questione della distribuzione del personale che non è sempre chiara e logica, ci sembra, tra San Luca e Campo di Marte. Siamo tutti sotto stress e questo non è affatto un bel clima per nessuno, in primo luogo per quei pazienti che l’Asl dice di voler mettere al primo posto. Ma il personale che lavora anche dodici ore al giorno e non ha neppure le ferie all’orizzonte come può essere efficiente?".

Paolo Pacini