Una nuova materia obbligatoria a scuola: l’insegnamento delle tecniche salvavita e dell’uso del defibrillatore. La strada è aperta, in particolare dopo che uno dei volontari più attivi in questa battaglia, Stefano Ungaretti, presidente della Mirco Ungaretti ODV di Capannori, ha portato l’istanza alla Camera dei Deputati (nella foto) in rappresentanza delle innumerevoli associazioni in Italia a condividere la sua esperienza personale.
“I miei figli, Giulia e Filippo, sono la mia motivazione – ha premesso Ungaretti che ha fondato l’associazione in ricordo del fratello morto a 33 anni per arresto cardiaco –. Voglio insegnare alle persone che stanno intorno a loro che la prevenzione e il rispetto della vita è fondamentale e che possiamo fare la differenza di fronte alle emergenze”. Stefano, recentemente insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella, ha dedicato la sua vita a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della formazione in rianimazione cardiopolmonare nelle scuole. Ogni giorno, volontari in tutta Italia si recano nelle scuole per insegnare gratuitamente manovre salvavita, contribuendo a formare una generazione di cittadini informati e pronti ad agire. “Non possiamo contare solo sul volontariato – avverte Stefano –. Dobbiamo fare di più. È necessaria una legge che integri i programmi scolastici con l’insegnamento del BLSD in ogni scuola di ordine grado, ed il miglior mezzo per farlo è la formazione dei docenti come abbiamo fatto a Lucca negli ultimi 12 anni.La legislazione italiana già offre un quadro normativo favorevole. Le scuole sono obbligate a formare i dipendenti in materia di sicurezza (Decreto 81/2008), e la legge 107/2015 introduce iniziative di primo soccorso tra i banchi di scuola. Inoltre, la legge 116/2021 sancisce l’importanza di insegnare il BLSD e l’uso del defibrillatore (DAE) senza la necessità di formazione specifica. Tuttavia, senza una chiara normativa che renda obbligatorio il Blsd, queste iniziative rischiano di rimanere sporadiche e inefficaci”. A Lucca oltre 100 docenti sono stati formati come istruttori BLSD, e ogni anno anche 13-15 mila studenti. Numeri importanti, ma serve una marcia in più. Il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Paola Frassinetti ha accolto l’appello: “Inseriremo nelle scuole la formazione obbligatoria di supporto vitale di base sia per i docenti, personale Ata e studenti“.
Laura Sartini