Manager indonesiano scopre grave malattia durante una vacanza a Lucca, salvato in ospedale

"Non sono però riuscito ad incontrare la dottoressa di Lucca che per prima diagnosticò la mia malattia: sono vivo oggi grazie a lei ed ancora spero un giorno di poterla incontrare e ringraziare personalmente"

Hemant Baksh, l'uomo d'affari indonesiano salvato all'ospedale di Lucca

Hemant Baksh, l'uomo d'affari indonesiano salvato all'ospedale di Lucca

Lucca, 8 febbraio 2019 - "Sarò sempre grato alle belle persone incontrate in Toscana e soprattutto a quelle che si sono prese di cura di me. Sono stato fortunato a poter tornare qui dopo un anno per incontrare i membri degli staff dei due ospedali. Non sono però riuscito ad incontrare la dottoressa di Lucca che per prima diagnosticò la mia malattia: sono vivo oggi grazie a lei ed ancora spero un giorno di poterla incontrare e ringraziare personalmente". Sono parole gonfie di gratitudine quelle scritte nero su bianco da un'importante personalità del mondo del lavoro, Hemant Bakshi, president director della 'Unilever Indonesia'.

E' stato lui in persona, infatti, a raccontare di quando, durante un suo soggiorno in Italia un anno fa, gli è stata scoperta una grave patologia, per la quale ha poi continuato a curarsi nel suo Paese. Bakshi si trovava in vacanza in Toscana con la famiglia. Proprio a Lucca, dove aveva preso alloggio, aveva iniziato ad accusare dei malori, che lo avevano spinto a recarsi all’ospedale San Luca per un controllo.

Dopo il suo accesso in pronto soccorso, erano stati effettuati esami di laboratorio che avevano permesso di garantire in tempi rapidi una diagnosi precisa. L’uomo era poi stato sottoposto, sempre a Lucca, ad una visita ematologica e gli era stata diagnosticata una malattia acuta, che può avere conseguenze anche mortali se non trattata in tempi rapidi, confermata poi dagli accertamenti successivi. Bakshi era stato quindi trasferito nella struttura di Ematologia di Livorno, dove era stato sottoposto alle cure.

Grazie dunque ai clinici lucchesi e livornesi dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, era stato dunque possibile venire a capo di una situazione complessa e delicata ed avviare il percorso di cure necessario per il manager. "Io e mia moglie siamo molto grati di essere stati in un Paese con un modo così evoluto da prendersi cura di ognuno. Spero che un giorno anche il mio Paese, con così tante persone sfortunate con problemi molto peggiori del mio, possa trattare allo stesso modo le persone".

"Queste parole arrivate dall’Indonesia – evidenziano il commissario dell’Azienda USL Toscana nord ovest Mauro Maccari e il direttore amministrativo Maria Letizia Casani – ci hanno colpito e so che hanno profondamente toccato i nostri operatori, come uomini e come operatori sanitari. In questo caso specifico, come avviene quotidianamente nelle nostre strutture, il nostro personale ha confermato di lavorare con disponibilità, competenza e professionalità. Da quanto accaduto emerge infatti l'importanza di una diagnosi rapida e salvavita e di cure appropriate. Il Pronto Soccorso e la struttura di Analisi Chimico Cliniche di Lucca, i clinici ematologi di Lucca e di Livorno e gli altri operatori che hanno prestato a questa persona le cure del caso hanno quindi dimostrato una volta di più il loro alto livello di professionalità ed umanità".