Origami inaugura l’interno e offre lavoro ai giovani

Il proprietario: “Non è facile, spesso non vogliono sacrificare il fine settimana“

Con i tavoli interni, anche se a capienza ridotta (per distanze e limite massimo di quattro persone), il giro di lavoro comunque aumenta. Lo sta bene il titolare del ristorante “Origami“, dentro Porta San Pietro, Davide Wu il quale ha appena affisso due eloquenti avvisi alle vetrate: “Cercasi personale“. “Non sono soltanto io a reclutare nuovo personale, anche molti miei colleghi si stanno organizzando in questo senso – dice Davide –. Anche stamani ho avuto diverse persone a pranzo all’interno, e ho ricevuto varie prenotazioni per la cena. Quindi i volumi aumento, c’è bisogno di rinforzi. Almeno due persone. Invito a presentarsi direttamente qui al ristorante con il curriculum, così possiamo parlare un attimo e conoscersi“.

E’ il primo, timido ma importante segnale che il lavoro sta ripartendo. “Il punto è che non è facile trovare giovani che hanno voglia di rinunciare al fine settimana libero – sottolinea il proprietario di Origami –. Nessuno di noi, parlo anche per i colleghi, offre paghe al ribasso. Certo che se si tratta di ragazzi alle prime prese con questo tipo di lavoro hanno qualcosa da imparare, la busta paga tiene conto anche di questo. Ma c’è sempre la possibilità di ’crescere’, di diventare più bravi e quindi di conquistare stipendi migliori. E’ da qui che si passa tutti, ma non sempre i giovani lo capiscono. In genere non hanno voglia di far fatica, nè di sacrificarsi, anche in tempo di pandemia“. Non è il primo ristoratore che ci segnala questo particolare “fenomeno“, che poco ci si aspetta in tempi in cui, in generale, le famiglie hanno bisogno di ripartire economicamente. “Noi paghiamo a ore lavorate, è la formula più utilizzata e più pratica per il nostro settore. Provo attraverso La Nazione a rilanciare l’appello: venite, offriamo lavoro. E non chiediamo una grandissima esperienza“. E ora attendiamo la risposta.

L.S.