Operava nella cucina dei pazienti: a giudizio falso dentista recidivo

L’uomo esercitava ‘porta a porta’ come medico ma era odontotecnico

Finanza

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Lucca, 12 dicembre 2018 - Gli uomini della pg delle Fiamme Gialle lo hanno beccato in bagno mentre si sciacquava le mani dopo un’intervento odontoiatrico. Peccato che la toilette fosse quella della casa di un suo cliente dove, in cucina, era ancora presente una valigetta di ferri del mestiere. E che lui, Vasco De Santi 65enne lucchese, non fosse un vero dentista ma un odontotecnico. Cioè non un medico, ma un professionista senza laurea, che può occuparsi solo di protesi dentarie. Tra l’altro, già indagato l’anno prima per concorso in esercizio abusivo della professione. Le accuse della procura però non lo avevano fatto desistere. Il blitz della sezione di pg della Finanza risale allo scorso 24 ottobre. Il 65enne, stavolta, è stato rinviato a giudizio a luglio, con citazione diretta. L’accusa: esercizio abusivo della professione.  Ma come hanno fatto gli uomini della pg a risalire a lui? Tutto nasce da un colloquio, a scuola, tra la figlia di una sua cliente e il professore della giovane. La ragazza aveva confidato al docente che il dentista di famiglia sarebbe venuto a casa per alcuni interventi. A quel punto l’uomo ha chiesto alla ragazza il nome del medico. «Vasco De Santi» ha risposto la giovane. È lì che l’insegnante ha messo in guardia l’alunna dai precedenti dell’uomo. Il suo nome, infatti, a ottobre 2017, era finito sui giornali per essere stato collaboratore di Filippo Giambastiani, 38enne di Capannori accusato di esercizio abusivo della professione. 

Nello studio al civico 81 di viale Castracani, fino al 19 settembre 2017, Giambastiani offriva prestazioni (a prezzi vantaggiosi) a pazienti ignari della sua reale qualifica professionale. Sperimentando, in molti casi sulle proprie gengive l’assenza di preparazione del 38enne. Dopo l’ammonimento del prof, la giovane ha informato la madre cliente da tempo di De Santi, al quale l’odontotecnico travestito da dentista, aveva fatto un pacchetto-famiglia di cure dentistiche da 1.700 euro. Per di più porta a porta. E la madre è andata dritta dai carabinieri che, per competenza, hanno trasmesso le carte alla pg delle Fiamme Gialle. 

Così dopo aver fissato la visita a domicilio, De Santi, ad attenderlo, ha trovato anche la Finanza. Ora l’uomo, pizzicato in flagranza rischia fino a tre anni di reclusione e 10mila euro di multa. A carico dell’uomo però, come del suo ‘ex collega’ ci sono altre contestazioni. Almeno cinque pazienti in passato denunciarono i due falsi dentisti per lesioni personali, in seguito all’esito negativo di alcuni interventi maldestri. Una donna riportò anche una gravissima infezione mandibolare con rischio di complicazioni cardiache. L’unico modo per evitare di incappare nelle mani di sedicenti dentisti che non hanno titolo per esercitare? In caso di dubbi, l’unica arma è chiedere conto della loro iscrizione all’ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.