”O i Comuni ascoltano le nostre ragioni o siamo pronti a fare ricorso al Tar”

Questi assi non s’hanno da fare: i comitati e le associazioni che si oppongono alla nuova circonvallazione cittadina non hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca. Le strade per fare marcia indietro? O quella politica o quella giudiziaria.

"E’ un problema di volontà politica – spiega Eugenio Baronti – a partire dal Comune di Capannori che è una entità di dimensioni importanti e che se anziché dire ‘nì‘, dicesse un ‘no‘ chiaro, sarebbe un passo avanti importante per bloccare l’iter o perlomeno allungarlo, non dimenticandoci che nel 2035 l’Unione Europa ha fissato la data per passare a un altro tipo di mobilità. Possibile che qui si pensi a una strada concepita più di 40 anni fa mentre il mondo va in un’altra direzione?".

Accanto all’azione politica, compresa la protesta dei cittadini, quella giudiziaria si propone come ulteriore strada da percorrere. "Se la politica rimanesse sorda alle esigenze di tanti cittadini – aggiunge Alessio Stefanini – ci muoveremo con un ricorso al Tar: ai nostri legali abbiamo dato mandato di studiare il problema e sono già emersi vizi procedurali che verrebbero fatti rilevare in sede giudiziale. Siamo l’unica città con un sistema di mobilità non al passo con i tempi, siamo indietro e continuiamo a inseguire soluzioni del passato: la tangenziale non serve più, siamo fuori tempo massimo".