
Il nuovo piano operativo è stato adottato a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale. Voto contrario dei consiglieri di opposizione che nei giorni scorsi avevano sollecitato il sindaco a non varare uno strumento "troppo frettoloso". Attenzione all’ambiente senza penalizzare l’edilizia ma puntando sulla ecosostenibilità, sviluppo alberghiero consentendo adeguamenti per migliorare i servizi e stop alla trasformazione di ville in boutique sono solo alcuni degli aspetti della pianificazione di Murzi & co. "Il piano – ha detto il sindaco Bruno Murzi – si contraddistingue per il rispetto dell’ambiente e per la sostenibilità, per il recupero del patrimonio edilizio esistente piuttosto che sul consumo di nuovo territorio. Il piano operativo pensa ad una Forte dei Marmi tra 10-15 anni: se continuassimo sulla strada intrapresa negli ultimi anni, Forte dei Marmi imploderebbe per troppa edilizia, visto che in questi anni si è costruito troppo e male. E’ un piano però che pensa anche a chi vive con l’attività dell’edilizia, dai tecnici agli artigiani, dando la possibilità di ristrutturazioni, come come di demolizioni e ricostruzioni con ampliamenti correlati alla ecosostenibilità ma senza continuare a lasciar costruire su terreno vergine. Andava posto un argine a ulteriori edificazioni perché i terreni sono limitati". "Il piano – ha ricordato Murzi – è stato condiviso con le categorie, con le associazioni, con i cittadini e con la commissione urbanistica. Per la prima volta sono inserite opere pubbliche: penso alla ristrutturazione della piazza antistante la chiesa, alla nuova scuola, al parco retrodunale, al caffè Alzheimer. Vieteremo poi che le civili abitazioni possano trasformarsi in negozi, e che i negozi al piano terra possano estendersi al primo piano. Mettiamo argini di difesa nei confronti del litorale, sia per la difesa dello skyline della nostra costa, sia per la difesa del nome dello stabilimento e della prima fila di cabine.
"Si apre ora una fase importante, quella delle osservazioni, che potrà migliorare questo piano – ha concluso Murzi – ma siamo convinti che già definisca la Forte dei Marmi del futuro, a tutela della nostra storia: trovo quindi strano che Molino e Nardini abbiano votato contro. Pensavo la tutela del territorio e dell’ambiente fosse un argomento caro anche a loro: siamo orgogliosi che su questo tema l’amministrazione sia convinta delle scelte fatte e coerente".
Francesca Navari